................................................................... ., ,. ........ fica e della rilevante prematura morte di risorse che, altrimenti, sarebbero state trasformate in ricchezza' o in capitale ~4 • Sicché, anche tenendo conto dei correttivi dinamici, non si può non riconoscere che effettivamente u11'espansione demografica dell'l% comporta il costo di qualcosa in meno o in più dell'l% di aumento del reddito pro capite. Il problema si presenterebbe sotto una luce meno drammatica se ci si trovasse in presenza di a1bbondanti risorse naturali e di terreno da combinare col capitale riproducibile: in tal caso, infatti, accrescèndosi la produttività appunto- del capitale riproducibile, la maggiore accumulazione capitalistica riuscirebbe più fa'cilmente a controbilanciare l'espansione demografica. Ma, purtroppo, tanto il terreno che le risorse naturali non sono in genere abbondanti nelle economie a basso reddito. Nei paesi sottosviluppati il saggio d'incremento demografico è in media dell'l,5 - 2,5% all'anno e va sempre più aumentando. Sicché, considerando vera la proporzione capitale/produzione di 4/1 (secondo il Lewis), questi paesi dovranno investire dal 6 al 10% del reddito nazionale, solo per non subìre un ulteriore abbassamento del loro tenore di vita. Quando noi ricordiamo che i paesi meno sviluppati sono· appena in grado di investire il 5% dei loro redditi nazionali annui, dobbiamo concludere che i livelli di vita delle rispettive popolazioni caleranno se queste indulgeranno nel lusso di accrescere il proprio numero del 2 ~ o addirittura del 3%all'anno 15 • Volendo attuare un piano di sviluppo in un paese la cui popolazione, ad esempio, si accresce dell'l,5% all'anno, il minimo obiettivo da raggiungere sarà quello di accrescere del 2%all'anno la produzio-ne totale. Occorrerà, perciò, un investimento annuo minimo dell'8%. Ammesso che il paese riesca a farvi fronte, il tenore di vita - spesso inferiore a·d un decimo del reddito dei paesi sviluppati - si raddoppierà solo in 140 anni, restando ancl1e allora molto al di sotto dei redditi medi dei paesi evoluti. Con una popolazione stazionaria, lo stesso risultato sarebbe raggiunto, invece, i1135 anni. Dove, poi, l'accrescimento della popolazione uguaglia o supera 11 2,5%all'anno (Algeria, Brasile, Ceylon, Cile, Cina, Egitto, Formosa, Indonesia, Marocco, Filippine, Tunisia, Turchia, ecc.: vedi Tab. 1), occorrerà per i soli investimenti den1ografici un'aliquota del 10% del reddito nazionale. 14 SPENGLER J. J., op. cit. 15 LE\\ilS A. W., op. cit., p. 310. 54 Bibliotecaginobianco •
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