- ' parte vanno creati, avendo anche presente quanto si sta realizzando a livello europeo con le proposte che vanno sotto il nome dell'onorevole Mansholt (Aride Rossi). In questa ricerca per la riduzione dei costi e per l'attu·azione di un_amoderna politica agricola di mercato va posta in ·un primo piano la funzione che può svolgere la cooperazione. A tale proposito si è chiesta la riforma della Federconsorzi e dei Consorzi agrari, p·oiché non è stato sottaciuto cl1e la loro struttura, -così come si presenta, non può identificarsi con il movimento cooperativo in agricoltura quale è auspicabile che si sviluppi, in un movimento vasto, democratico, sorgente dal basso (Storti). • Questo il cc colloquio » organico e costruttivo, che si è sviluppato tra le forze democratiche, laiche e cattoliche, i tecnici, i rappresentanti di enti e di organizzazioni professionali. Sicché si è potuto parlare dj cc ·convergenza » sul terreno delle co·ncrete realizzazioni, al di là della ostinata e maldestra negazione della necessità di mutamenti strutturali e di miglioramenti sociali da parté degli agrari, e malgrado le cortine ft1mogene delle massimalistiche impostazioni comuniste. Su questa trama, però, si sono intessute varie speculazio·ni. Anzitt1tto il tentativo condotto da inconsolabili ambienti centristi, ,di voler far credere alla esistenza di una sorta di quadripartito agricolo, n~l quale le posizioni dei sindacati democratici e dei gruppi della cc terza ' forza », dei tecnici e politici degli enti -di riforma, si sarebbero i;ncontrate con le posizioni di destra ·del liberale on. Bignardi e di t1ominj della destra democristiana. Ma è bastato rileggere e rendere noto i] contenuto del discorso di Bignardi alla Conferenza per ·diradare u·n equivoco così grossolano. Evidentemente, non ha niente a che fare con le impostazioni della sinistra democratica, l'attacco del -deputato liberale alla riforma agraria stralcio ed alla cooperazione; come è soltanto sua e ·degli uomini della Co11fagricoltt1ra la negazione :della crisi della mezzadria e dell'antisociale legislazione esistente in materia; e così via. Un altro equivoco da dissipare è rimasto e rimane tuttora quello al quale abbiamo già accennato, più serio e pericoloso, posto in atto dai comunis~i per creare una vasta e ·non articolata posizione massimalistica in cui anche la cc minoranza » socialista della CC IL si identificasse; è l'equivoco implicit~ nello slogan cc la terra a cl1i l_avora », con l conseguente, violenta eversio11e dell' cc ordine capitalistico ». Sostenendo una tale posizio~e i comunisti - abbiamo -detto - hanno mirato a sca45 Bibliotecaginobianco
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