determi11azio11edegli organi cl1iamati acl attuare i programmi e ad esercitare i controlli. Non basta attribuire un potere in vista del raggiungi1nento degli obbiettivi, bisogna anche stabilire i limiti e la estensione del potere ». E inoltre: « Il piano deve essere lo strumento rivolto a tradurre nella realtà chiare scelte di politica economica, e tale strumento no-n può identificarsi esclusivamente i11una legge finanziaria pluriennale o in u11a analisi conoscitiva di t1na d-etermi11ata realtà ... Inoltre il piano programmatico deve affrontare in mo,do unitario i problemi dei tre settori, al fì11edi potere armonizzare le esigenze e lo sviluppo di tutta la vita nazionale ». E questo in un quaclro decentrato delle strutture an1ministrative e politiche statali, sicché le ,decisioni abbiano il fondamento di ista11ze formulate in sede locale. La Conferenza si è trovata così di fronte ad una chiara e consapevole sintesi dei fatti principali acquisiti nel corso -del lavoro delle commissio-ni; e gli osservatori han110 potuto rilevare l'esistenza -di una impostazione matura e completa dei compiti cl1e si i1npongono a chi dovrà operare le scelte politicl1e per t1na seria programmazione economica nazionale. Restavano a questo punto da esaminare i modi con cui si può operare un adeguamento di stn1tture eco11omiche in un paese come _i] nostro, 11elquadro dei suoi ordinamenti sociali e politico-costituzionali; restavano i11oltre da chiarire i contenuti da -dare nel settore agricolo ad una cornice, e-nu11ciata solo per grandi linee, di riforme strutturali e di riorganizzazio11e dei mercati. Su questi temi si è verificata la st:co11dafrattt1ra - anche in ordi11e temporale - della Conferenza; si è ma11ifestata cioè più profonda ed insanabile la divergenza tra le forze democratiche, cattoliche e laiche, e i comunisti. A nostro a·vviso, i comunisti hanno compiuto un grossolano errore di prospettiva nell'impostazione -dei loro interventi. Essi hanno ritenuto di poter polarizzare le discussioni della Conferenza su: due sole linee di p'olitica agraria: quella capitalistica rappresentat.a ,dalla Confagricoltura ed orga11izzazioni collaterali e quella sostenuta dall'Alleanza dei co11tadini, dalla CGIL e dalla Lega delle Cooperative. Tutte le tesi degli altri - fossero essi laici ·O cattolici, rappresentanti di organizzazioni sindacali e organisn1i di riforma o tecnici e pratici - venivano definite velleitarie. Qt1esta impostazione dl;lra, massimalista, a·dottata dai maggiori rappresenta11ti delle organizzazioni controllate dal PCI, gli onorevoli Se39 Bibliotecaginobiarico
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