sviluppo economico e deve· essere connessa allo sviluppo degli altri settori secondo le linee di una programmazione che, partendo da ipotesi nazionali, si articoli in sede locale in modo da tener conto della varietà delle situazioni e -delle esigenze. In secondo luogo, si constatava che la crisi agricola investe così la piccola azienda frammentaria e polverizzata come le medie aziende e le grandi proprietà e che pertanto tipi di impresa e dimensione ·aziendale vanno modificati, in modo che possano formarsi aziende capaci di pro-durre a costi competitivi e di affrontare la concorrenza dei mercati esteri. Questi rilievi, pur nella loro genericità, bastavano già ad isolare i rappresentanti della destra agraria, come abbiamo detto, che non avevano altro da opporre se non una generica difesa della grande proprietà, neppure motivata in termini economici, ma il più delle volte giustip.cata retoricamente perché preserverebbe ed esalterebbe la cc ruralità », intesa questa come insieme di motivi sociali, umani, morali e sentimentali che evidentemente costituiscono i dati ormai in dissoluzione di una sociologia rurale ancorata al ricordo di una realtà economica che non è più, che ha subìto mutamenti profondi, e comunque legata ad una conce- · zione settoriale, chiusa, dei problemi agricoli. Su queste basi si perveniva alla fase conclusiva della Conlerenza. E già dalle battute iniziali si comprendeva la diversa dimensione che i ·problemi avevano acquistato nel corso del dibattito; emergeva cioè una più matura consapevolezza della partita in gioco, e si generalizzava _ la co11vinzione eh.e sarebbe stato illusorio pensare che tutto potesse risolversi in sterile diatriba o in. acca·demica esposizione. Era lo stesso on. Campilli - in quest'ultima fase - a porre il dibattito su un piano di concretezza ed a trarre le prime conclusioni. cc Le ipdicazioni emerse dalle discussioni di oltre due settimane di lavoro - affermava - sono altamente significative e dimostrano che talune riserve di carattere tecnico non possono frenare le indifferibili e indeclinabili esigenze di mutamenti strutturali e di rinnovamento sociale... I dibattiti... segnano le vie per t1n deciso superamento di forme di conduzione, di istituti contrattuali, d! tipi e strutture aziendali che frenano il progresso economico dell'agricoltura e turbano i rapporti sociali. .. Un m-oderno assetto strutturale -dell'agricoltura esige una premi11ente responsabilità del lavoro e dell'imprenditore e richiede misure atte a favorire una rapida evoluzio·ne e vitalizzazione delle imprese ». E inoltre precisava che un programma cc non pòtrebbe veramente dirsi 37 ibliotecaginobianco
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