Nord e Sud - anno VIII - n. 21 - settembre 1961

• .. La Conferenza agricola ...... di Mario Di Bartolomei La Conferenza, nazionale ,dell'agricoltura e del mondo rurale ché ha chiuso recentemente i suoi lavori, a Roma, dopo una lunga serie di sedute interessanti e vivacissime, doveva risolvere in primo luogo un problema pregit1diziale, di fondo, dal qt1ale ogni orientamento in tema di scelta degli indirizzi della politica agraria futura non può più prescinder~ : doveva, in sostanza, - magari forzan-do le intenzioni degli stessi promotori dell'iniziativa - stabilire, con t1n giudizio che è insieme tecnico e politico, se in Italia è ancora ammissibile che le linee di politica agraria restino quelle fissate e seguite, più o meno coerentemente, dall'Unità in poi, oppure se non è il caso di operare fi11alm~nte una svolta radicale, dando un seguito ed uno sviluppo alle esperienze fatte in questo dopogt1erra con il varo della Cassa per il Mezzogiorno e delle •leggi stralcio della riforma fondiaria. La politica agraria italiana, come è noto, ha oscillato dopo il 1860 entro alct111ipoli rimasti sostanzialmente ·sempre gli stessi per lungo volgere di dece11ni: dallo sfruttamento -del lavoro umano e delle riso~se naturalmente offerte da particolari condizioni ambientali per ciò· che riguarda il lato tecnico, alla ricerca del saldo dei bilanci aziendali con una difesa dei prezzi su alti livelli quanto all'aspetto economico del problerpa agricolo; al so-ddisfacimento, infine, episodico e parziale della « fame di terra )> dei contadini nei 1nomenti di maggiore tensione sociale e all'indomani delle guerre. E, nel co1nplesso, il problema agricolo rimaneva confinato nelle angustie di una visione ~ettoriale, con le conseguenze negative che tutti oggi possono valutare: l'agricoltura così risultava sacrificata, anche perché le scelte di politica economica favorivano lo sviluppo dell'industria, il Nord industriale rispetto al Sud \ 33 Bibliotecaginobianco . - . •

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