( I .. delle informazioni, le condizio11i del consenso o del dissenso. Chi pe11sa che gli strumenti di propaganda di mass~ siano necessariame'f!,te un mezzo per inga11nare il popolo o per assicurare il dominio dei pochi sui molti o per avvilire la politica e tener su una1 sorta di commedia della democrazia, non solo dà un' a11ima a degli strumenti tecnici, ma anche non sa, o non comprende, che uno dei problemi di fondo, che · la democrazia di masse pone agli stud~osi di c~se politiche è esatta1nente l'opposto, è, cioè, quello costituito dall'eccessiva· corrività che hanno i pochi (i dirigenti) a riprodurre subito in termini di governo della cosa pubblica, ossia in termini di impegnative decisioni politiche, le I inclinazioni delle masse. Con questo non si vuol dire affatto, ovviamente, che la cc massificazione » non crei gravi problemi dal punto di vista della tutela, di certi valori di cultura e di civiltà, o che gli strumenti di comunicazione di massa non possano fornire la tentazione· di una sollecitazione degli abiti conformistici, dì una compressione delle scelte intellettuali individuali, per non parlare di altre tentazioni assai più gravi e terribili, rivelateci dai totalitaris1ni del nostro secolo. Insomma, nell'allarme di quegli intellettuali che denu11ciano la società di massa v'è pure una qualche parte di verità: cc la società opulenta - scriveva recentemente uno studioso di scienza politica, Greaves - mo- , stra segni di essere emozionalmente ed esteticamente impoverita·, appare, più che una società, una folla solitaria di t1omini dell'organizzazione e di cercatori di status, pronta ad ·accettare l'evasione dalla libertà e clalle responsabilità nel conformismo, prona nell'acquiescenza o nell'essere etero-diretta ». Dove è evidente l'influenza delle ormai classiche analisi di Riesman. Pure, ciò detto, è necessario aggiungere che n.on si può respingere semplicisticamente la democrazia di masse o annunciare la morte imminente della libertà solo perchè ci troviamo a co11statare i problemi ed i rischi che si sono detti: la libertà si difepde solo accetta11do per quello che è il mutamento avvenuto nella società democratica contemporanea, ed agendo all'interno di questa. Del resto, i pericoli di deformazioni, le minacce alla libertà implicite nella democrazia_ di masse sono assai più gravi e temibili di quelle su cui si fissa di solito l'attenzione, e che abbiamo di sopra rapidamente esemplificato. E basta riflettere per t1n momento su quell'ambiguo fe11omeno che va sotto il nome di maccartismo per rendersene pienamente conto. Coloro i qt1ali credono che il maccartismo sia una manifestazione di tipo fascistico, e sia pure di un· fascismo i11troverso, o cedono all'umana te11tazione di raggruppare e giu-dicare tutto ciò che accade 20 Bibliotecaginobianco
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