dentali le esigenze di un conflitto di propo·rzioni gigantesche imposero cli estendere le competenze dello Stato nell'economia e nei settori ad essa connessi, sovvertendo a favore dell'esecutivo l'antico equilibrio col legislativo. Nè ciò che pareva una necessità dei tempi di guerra potè essere cancellata successivamente: anzi, quell'estensione di responsabilità e poteri si è venuta con gli anni consolidando, è divenuta da · straordinaria normale, con la conseguenza che, date le nuove strutture organizzative che è stato giocoforza porre in essere e data l'intricatezza di queste strutture medesime e l'alto livello di preparazione tecnica necessaria per intendere quel che in esse accade realmente, il controllo parlamentare è esercitato con difficoltà sempre maggiore. I deputati possono riuscire, quando effettivamente ci riescono, a vedere trn albero, ma la foresta sfugge loro sempre o quasi sempre! Si è così venuta a creare nel settore dei rapporti tra esecutivo e legislativo una situazione paradossale, nella quale agiscono due forze possenti, in netto contrasto tra loro: poichè da una parte il regime dei partiti e del suffragio u11iversale ha accresciuto il peso dell'opinione pubblica, e dunque la tendenza ad esautorare l'esecutivo o a porlo alla mercè di ogni minimo ondeggia1nento che si verifica 11elpaese; e dall'altra l'esecutivo ha concentrato nelle sue mani t1na son1ma di poteri, nei quali l'accertamento delle responsabilità è difficilissimo ed il controllo del legislativo c1uasi impossibile, e dei quali, pertanto, esso può fare, e talvolta fa, un t1so del tutto discrezionale. E quel che è peggio, queste due forze contrastanti non si equilibrano tra loro, poichè non si esercitano negli stessi settori, sì che il rapporto tra i due poteri tradizionali dello Stato costituziona1le, dello Stato di diritto, è letteralmente sconvolto: due torrenti rovinosi si precipitano in direzioni opposte, senza mai incontrarsi, e devastano tutto il territorio che attraversano. Non sempre gli studio-si di cose politiche colgono la situazione nella sua contraddittoria realtà: pure, una volta che questa si è compresa, si comprende anche come si siano potute e si possano ancora formulare, per la malattia che affligge le nostre istituzioni, delle diagnosi che si contraddicono tra loro. Si comprende, cioè, come vi possano essere coloro i quali, guardando ad un certo tipo di decisioni politiche, quelle, ad esempio, di politica estera, lamentino l'esautoramento dell'esecutivo, la· prevalenza delle assemblee e quindi l'improvvisazione e l'eccessiva semplificazione di analisi e soluzioni, in una parola lo scadimento e la debolezza della politica estera democratica (questo tipo di critiche è molto diffuso, ma forse la trattazione migliore si pt1Ò leggere in The 14 Bibliotecaginobianco . \ •
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