tiche con cui i vicerè spagnuoli, avversi per ragioni politiche all'inurbamento e per esigenze militari all'espansione dell'edilizia oltre· 1a cinta muraria, vietavano ogni nuova costruzione fuori del centro urbano. Di qui la cc congestio-· ne » dei vecchi quartieri, l'affollamento dei pochi vani disponibili, l'abominio dei bassi e dei fondaci. E così pure, l'esistenza di innumerevoli palazzi pericolanti, che oggi rappresenta una costante minaccia per migliaia di napoletani, trova la sua origine nella scarsa attenzione sempre mostrata dagli amministratori della città verso il problema dell'irreggimentamento delle acque, nell'indisciplinata apertura di cave per l'estrazione dei materiali edilizi ,e, in genere, nella diffusa povertà che ha impedito nel passato come nel presente l'abbandono delle vecchie dimore per altre nuove e sicure. L'esame potrebbe continuare estendendosi agli altri settori, gli ospedali, l' acquedottq, il porto, le cui odierne, indiscutibili -deficienze altro non sono che ia conseguenza ultima delle tristi realtà che si trovano documentate nel primo dei due volumi del Russo; sicchè :un giudizio affrettato potrebbe indurre ad affermare che la Legge del 1885 e le opere del Risanamento non cc sanarono » in effetti i mali di Napoli. Giu,dizio evidentemente ingiusto, giacchè, se è indiscutibile che non tutte le speranze manifestate settant'anni orsono dai discorsi con cui venne celebrato il primo colpo di piccone inferto alle fabbriche da demolire risultarono fondate h·ent'anni dopo, una volta portato a termine il Piano Comunale, ciò fu perchè i mezzi a disposizione, per quanto ingenti sembrassero alla fine del secolo, non erano, nè potevano essere, adeguati alle v,ere esigenze della città. Tanto più che la scarsa comprensione della realtà napoletana - e, in genere, del problema meridionale - le ristrettezze in cui furono sempre costretti ad operare gli Alti Commissari, i Commissari regi, fino al Commissario Straordinario di recentissima memoria contribuirono in larga misura ad annullare gli effetti dei provvedimenti di natura straordinaria adottati a favore di una città dalla economia asfittica e dai molteplici problemi. Cosicchè mai, dall'Unità in poi, apparvero adeguati i provvedimenti adottati in favore di Napoli sì che il significato dei bei volumi della Società del Risanamento, che di tali provvedimenti fanno appunto la storia, è che al Risanamento del 1899 debba seguire oggi un altro, più vasto e radicale, giacchè più numerosi e gravi sono divenuti i problemi di Napoli. È dubbio però che a ciò sia sufficiente la Legge Speciale recentemente approvata dal Parlamento; ed è proprio questa considerazione che induce ad insistere nella denuncia dei mali della città, i quali, pur essendo realtà presente, sono ormai divenuti materia di storia. [E. M.] Altri libri ricevuti ♦ Nella collana « La nuova società», dedicata a problemi e ricerche di sociologia, l'editore Einaudi ha pubblicato La tromba suonerà· di WoRSLEY; e Cuba: Anatomia di una rivoluzione, di L. HuBERMAN e di P. M. ·swEEzy. La prima opera è una ricostruzione dei culti millenaristici della Melanesia, che è di gran.dissimo interesse da molteplici punti di vista: d~ quello della 126 Bibliotecaginobianco
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