Nord e Sud - anno VIII - n. 21 - settembre 1961

Napoli, circondata immediatamente da abitazioni civili, da chiese monumenta•Ii e da altri edifici di interesse pubblico, in modo che non è consentito u11 ulteriore allargamento dell'area del Policlinico stesso, mentre si è già raggiunto, ed in qualche punt<) forse anche superato, il massimo dello sviluppo di altezza consentito dalle caratteristiche del- . le fondamenta dei vari padiglioni )> 34 • La nuova Facoltà di Medicina (che dovrebbe sorgere nella zona a monte dell'ospedale « Cardarelli ») offrirà una disponibilità complessiva di 2.647 posti lett·o (contro gli attuali 1.499), e costituirà una specie di villaggio ospedaliero, modernamente concepito ed attrezzato. Non v'è cl1i non veda le conseguenze benefiche che la realizzazione di un tale progetto co1nporterà (pur no~· bastando, da sola, a risolvere compiutamente il complesso problema ospedaliero napoletano). È sperabile che altre iniziative - non solamente di natura finanziaria - vengano prese al più presto; che vengano prese, s•opratutto, in ba·se a scelte razionali, e non già con quella frammentarietà che ha caratterizzato e caratterizza l'azione dello Stato italiano nel campo dell' assistenza ospedaliera. La' situazione napoletana ripropone in termini esasperati le deficienze comuni all'intero settore nazionale (e che trovano la loro radice più profonda nella mancanza di qualunque visione organica dei problemi assistenziali). A Napoli du11que, prima che altrove, occo-rre fare, e fare presto. Non vorremmo essere costretti a ripetere il vecchio detto secondo il quale, mentre il medico studia, il malato muore. Mai come in q11esto caso, esso calzerebbe alla lettera. 34 Comune di Napoli, Relazione ecc., pag. 61. 114 Bibliotecagin.obianco I \ •

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