• medici preferiscono intraprendere carriere più promettenti sotto ogni rispetto. A sostegno di un~ siffatta ipotesi, possiamo citare i dati relativi al rapporto posti letto-medici negli istituti di cura generali e specializzati delle varie regioni italiane (sempre al 1957): in Lon1bardia tale rapporto era di 13,3 letti per medico; in Liguria di 12,9; nel Veneto di · 17,3; in Emilia-Romagna di 14,3; in Tosca·na di 12,5. Per contro, i11 Campania si registrava il 6,6; in Puglia, il 7,3; in Sicilia, 1'8,5; in Sardegna, il 9 24 • Tornando alla provincia di Napoli, ci troviamo dunque di fro11te a una: percentuale di medici, rispetto al 11umero dei posti letto, più elevata che altrove. Si tratta di u11 rapport•o medio, naturalme11te; tanto vero che esistono a Napoli degli istituti di cura, nei quali la scarsità del personale sanitario è ta:le, da essere definita addirittura scandalosa. Basti pensare, per esempio, agli ospedali neuropsicl1iatrici pubblici: nel 1957, di fronte a un numero complessivo di 3.185 posti letto, troviamo appena 13 - diconsi 13 - sanitari! 25 • . Vi sono poi altre considerazioni da fare. La rota'zione imposta dalla legge ai medici ospedalieri, e l'esiguità degli stipendi, finiscono col determinare più di una conseguenza di ordine negativo. Anzitutto, un'aliquota non indifferente del pers·onale sanitario viene ad essere costituita da, giovani appena laureati e privi di esperienza: quali pericoli possano derivare dalla mancanza di esperien?a, nel settore ospe- ' daliero, è superfluo sottolineare (senza dire che, non appena questi medici si saranno co11venientemente impratichiti, saranno costretti a la·sciare il lavor•o di ospedale). D'altra parte, numerosi sanitari so110 indotti, per gli stess'i motivi, ad es_ercitare una seconda attività fuori delle mura dell'ospedale: sottraendo così all'istituto parte. del tempo che, in diverse condizioni, potrebbero e dovrebbero dedicargli. Si tratta di un fenomer:io diffus•o in tutta Italia, e Napoli non fa eccezione alla regola· (tanto più che le cliniche private, come si è d_etto, trovano qui un terreno particolarmente favorevole). · 'Co,ncludendo, bisogna dare atto ai medici napoletani cl1e essi lavoran·o in condizioni spesso difficilissime, e che più di una volta la loro capacità personale è valsa a compensare l'insufficienza, o addirittura 24 Cfr. Annuario di Statistiche Sanitarie, pag. 399. 2s Ibid., pag. 422. 109 Bibliotecaginobianco • ..
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