Nord e Sud - anno VIII - n. 21 - settembre 1961

............................ , ..................................................................................... - ........... .,.M,1.,.••1,> ................................................................................................................................................... . Società egualitaria e democrazia di Vittorio de Caprariis \ L'·esigenza di un riesame approfondito delle strutture politiche democratiche che abbiamo ereditate dai nostri padri e della loro capacità di adattamento alla società nella quale viviamo è, forse, il tema dominante della meditazione politica contemporanea. Chi non ricorda il grido d'allarme, preoccupato e preoccupante, lanciato sei anni •orsono da uno dei più acuti osservatori e scrittori politici dei nostri tempi, da Walter Lippmann, col suo libro The Public Philosophy? E basta sfogliare le riviste inglesi ed americane di scienze politiche per incontr~rvi molte pagine, impegnate e gravi nel tono, che dibattono lo stesso tema: Lìberal Democracy and Social Control ... Political Theory Today ... On Political Stability ... The Dilemmas of Freedom ... The American System in Crisis... Sono titoli di articoli scelti a caso da pochi numeri dell' « American Politica! Science Review » e dalla cc Politica! Science Quarterly », di articoli ispirati, appunto, dall'esigenza cui si è accennato in principio. E del resto non è affatto casuale che l'Associazione per la Libertà della Cultura abbia organizzato, negli ultimi due anni, ben due · « rencontres » internazionali, a Rheinfelden ed a Berlino, rispettivamente sui problemi della società industriale e sulla democrazia innanzi alla sfida del secolo ventesimo. Taluni avvenimenti di grandissima rison.anza, ma non del tutto sorprendenti, come la crisi e il naufragio della Q1:1arta R~pubblica francese, hanno contribuito a dare rilievo drammatico ai problemi, ma non li hanno certo creati. Perchè, dunque, v'è questo sentimento, quasi disperato, di una crisi di, grandi proporzioni, o, almeno, questo bisogno così diffuso di un'analisi approfondita e ri~novatrice? Perchè, sei anni fa, proprio Lippmann poteva scrivere che abbiamo assistito e stiamo assistendo ad un 9 . . . ibliotecaginobianco

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