sonale sanitario e di assistenza, perchè mmostante sia stato provveduto ai bisogni più indispensabili, l'ospedale manca di ogni attrezzatura degna di un posto di cura » 13 • Da allora, la· situazione è rimasta press'a poco immutata. Riferendosi al « Morvillo », la stessa relazione rilevava che « le attrezzature generali sono deficienti »; e il Béguinot conferma che ancor oggi, malgrado opere di rinnovamento, l'attrezzatura di questo ospedale è mediocre 10 • Per l'istih1to di « S. Maria della Pace », la relazione parlava di servizi « che lasciano molto a desiderare » : anche qui, non sembra che si siano fatti progressi degni di nota·. Del brefotrofio dell' « Annunziata », si osservò che lo stabile nel quale esso aveva (ed ha) sede « non è per nulla adeguato alle esigenze igieniche di bambini che spesso per lungo periodo vivono in quegli ambienti ed in quelle sale non bene aerate e soleggiate » :rn_ Prima· di chiudere l'argomento (che necessiterebbe peraltro di un approfondimento particolare), non sarà inutile accennare ad un problema che riguarda l'intero settore ospedaliero napoletano: il così detto problema (non ancora soddisfacentemente risolto) del sangue. Tutti ricorderanno i luttuosi episodi verificatisi nel settembre del 1960, presso gli ospedali « Cardarelli » ed « Incurabili ». Quattro ammalati morirono dopo una trasfusione di plasma sanguigno che risultò, successivamente, infetto. Nel corso di un intervento al Senato, un parlamentare napoletano - il senatore Sansone - pose tutta una serie di domande al Ministro ed alla coscienza pubblica: « Di chi la colpa? Perchè vi fu perplessità negli ospedali di Napoli nel denunciare i fatti letali? Si accorsero subito i medici che il plasma fornito dall' AVIS era tossico? E in tal caso, perchè tardarono a prendere gli opportuni provvedimenti? ... » 21 . Chiusa la sede dell'AVIS, l'aspetto più preoccupante del problema·, al momento attuale, consiste nella scarsità del plasma disponibile: non sempre, purtroppo, ·gli ospedali napoletani riescono a procurarsene 18 Comune di Napoli, Relazione della Commissione per lo studio della situazione attuale degli ospedali e dei servizi d'igiene, profilassi ed assistenza sanitaria della città (approvata nell'adunanza del 24 luglio 1953), pag. 19. 19 Cfr. BÉGUINOT, op. cit., Tabella I. 20 Molti napoletani ricorderanno quanto accade all'ospedale u Cotugno ,, in occasione dell'epidemia di poliomielite del 1958. Poiché l'istituto disponeva <li un unico polmone di acciaio, i bambini colpiti dal terribile morbo furono costretti a fare la u coda ,, per entrarvi. Occorse una pubblica sottoscrizione, e un clamoroso scandalo, perché le attrezzature dell'ospedale venissero migliorate. 21 Senato della Repubblica, III Legislatura, 313a seduta, 11 ottobre 1960. 107 BibliotecaGino Bianco
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