che sono le proiezioni di fotogrammi o di filmine tecnici specifici, quasi dovunque assenti o presenti in misura irrisoria. Infine, ci soffermiamo qui su un quarto importante problema dell'istruzionee tecnica e professionale in provincia di Napoli: quello delle specializzazioni impartite. Abbiamo già chiarito nella introduzione a questa inchiesta ( « Nord e Sud », n. 75, febbraio 1961) in quale senso vada intesa, a nostro avviso la possibilità e la convenienza di impartire un insegnamento tecnico o professionale specializzato. Aggiungiamo qui che, rifiutando di credere alla possibilità di formare nelle aule scolastiche i perfetti tecnici e i provetti operai dell'indt1stria moderna, non ci si rifiuta di riconoscere la necessità di articolare l'insegnamento tecnico e professionale secondo alcuni indirizzi fondamentali. La polemica contro I' orientamento specialistico ad oltranza è una polemica sugli orientamenti da seguire nell'organizzazione di tali indirizzi e sui fini da assegnare ad essi. La specializzazione scolastica va intesa, cioè, come formazione generale e polivalente di cultura e di attitudini tecniche e professionali nell'ambito delle grandi ripartizioni dell'attività produttiva, e non già come matrice immediata di tecnici, di specializzati e di qualificati. Ciò premesso, ricordiamo anche di aver già notato che nella provi~cia di Napoli alcuni rami dell'istruzione tecnica e professionale possono già considerarsi adeguati alle esigenze locali (così le scuole e gli istituti tecnici e professionali nel settore commerciale nautico, alberghiero e anche, tutto sommato, agrario e femminile); la carenza principale ci è sembrato di poterla indicare nel settore delle scuole e negli istituti applicati all'industria. Ed è anche all'interno di tale settore che un discorso sulle specializzazioni è più necessario. In effetti gli indirizzi prevalenti nelle scuole e negli istituti napoletani sono sostanzialmente due: uno tessile e l'altro meccanico. Sul primo non c'è molto da dire: come livello dell'insegnamento e come possibilità formative esso risponde adeguatamente sia alle esigenze locali che ad esigenze di ordine generale; e va quindi debitamente potenziato nel- !' attrezzatura, nella sede, nell'arredamento, e così via, l'istituto (il « Vinci ») che tale indirizzo attua e che è destinato a rimanere una pietra angolare dell'istruzione tecnica e professionale nella provincia di Napoli. L'indirizzo meccanico avrebbe, invece, bisogno di alcune grosse revisioni e di un sostanziale ridimensionamento. Occorrerebbe, infatti, al punto in cui ci si trova separare e articolare in istituzioni scolastiche autonome i corsi indirizzati alla formazione nel ramo metal- • 83 BibliotecaGino Bianco ,, .
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