striale. Per fare un esempio, nel campo degli istituti tecnici commerciali si è avuta la costruzione del nuovo edificio del cc Mario Pagano »; e nel campo degli istituti professionali commerciali si è av11to il trasferimento del cc Salvator Rosa » in una nuova sede, non costruita apposta per uso scolastico (anzi: doveva essere un ospedale!), ma che è comunque più confortevole di quella precedente. È poco, ma è qual .. cosa. Nel campo delle scuole tecniche e professionali per l'industria, invece, novità di questa portata non si può dire ci siano state, se si eccettua il fatto che anche l'awiamento industriale cc Casanova » è. stato trasferito nello stesso edificio in cui è passato il cc Salvator Rosa » (edificio, tuttavia, assai più facilmente adattabile ad una scuola commerciale che ad una scuola industriale) e se si eccettua il fatto che in provincia si dispone finalmente di un paio di scuole tecniche in buone condizioni (Ottaviano e Nola). Ma i problemi fondamentali del cc Volta », del cc Vinci », del cc Bernini », del cc Casanova » sono ancora rimasti negli stessi termini in cui li poneva anni fa la relazione sopra citata; e sono, ripetiamo, i problemi fondamentali, quelli che investono gli istituti che rappresentano il coronamento dell'edificio dell'istruzione applicata all'industria nella nostra provincia. N è si può dire che le iniziative in corso (costruzione di edifici per gli avviamenti cc Minniti » e « Bernini », ad es.) possano menomamente mutare la situazione. Forse l'avvenimento più importante del prossimo futuro, sarà lo sgombero, se lo si otterrà, della metà del cc Volta » ancora occupata da sinistrati e che avrà bisogno, peraltro, di non pochi lavori di riadattamento. È vero invece, che la situazione potrebbe. paurosamente aggravarsi se dei locali adibiti ad uso scolastico, ma affittati da privati, questi ultimi rivendicassero ]a disponibilità e ottenessero in sede git1diziaria la soddisfazione delle loro richieste. Un caso di sentenza del genere sfavorevole alla scuola si è già verificato e se ne temono altri. Ed è questa la ragione dello scetticismo sopra manifestato a proposito della recente disposizione ministeriale per l'istituzione di nt1ove scuole dell'ordine secondario inferiore. D'altra parte la situazione non consente alternative: o ci si rassegna all'attuale andamento delle cose e si fornisce, attraverso grandi stenti, un servizio scolastico sempre largamente inferiore alle esigenze del pubblico; o si affronta la realtà con rapidità, con decisione e, soprattutto, impiegando mezzi massicci e approntando piani di intervento attentamente studiati e dosati sulla scala locale. E ciò non è del tutto impossibile. Si pensi che al 31 dicembre 1960, su t1n totale di 79 • BibliotecaGino Bianco r •
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