Nord e Sud - anno VIII - n. 20 - agosto 1961

• • • sionale, solo 630 sono state le aule disponibili, con una deficienza, quindi, del 44,25% rispetto al fabbisogno. Tale percentuàle era, però, un po' minore (34,66%: 345 aule e 528 classi) nel resto della provincia; ma era addirittura impressionante (52,66%:285 at1le e 602 classi) nel capo~ . luogo. In alcuni tipi di scuole le deficienze sono particolarmente gravi: nelle scuole di avviamento commerciale, ad esempio, si sono avute 382 aule e 684 classi; in q·uelle di avviamento industriale 155 aule e 317 classi; in quelle di avviamento femminile 33 at1le e 67 classi; negli istituti tecnici industriali 105 aule e 180 classi; e così via (cfr. tab. 52). In altri tipi di scuole si è, invece, nel dovt1to equilibrio: così nell'avviamento agrario del capoluogo (18 aule e 18 classi) e negli istituti professionali commerciali (28 aule e 28 classi). Il problema, ovviamente, non è soltanto quantitativo, ma anche, e più, qualitativo. Dagli elementi addotti nel paragrafo precedente emerge quanto sia ancora vera la seguente osservazione fatta ad un cc convegno provinciale per lo studio dei problemi comt1ni alla scuola industriale e all'industria » nel 1954, ossia sette anni or sono: cc salvo l'eccezione per due scuole ubicate in edifici di loro proprietà, la totalità delle scuole e degli istituti di Napoli e· provincia ha in uso edifici che non sono stati nè progettati nè costrt1iti espressamente per uso di I scuola industriale. La quasi totalità t1tilizza edifici che furono già monasteri o peggio, i quali nel migliore dei casi hanno subito adattamenti di fortuna e, poichè si tratta molte volte di edifici plurisecolari, quasi mai danno buona impressione di decoro e, quel che è peggio, spesso non rispondono neppure alle buone condizioni della statica; mai, poi, alle necessità funzionali di una scuola industriale, soprattutto per quanto riguarda officine e laboratori, non poche volte ubicati in ambienti assolutamente inadatti. .. Negli ultimi 50 anni un solo edificio è stato costruito con larghezza di mezzi e di vedute, quello per l'istituto industriale cc Volta», ma abbiamo già visto come a tutt'oggi esso non ancora sia stato restituito all'uso per il quale sorse. Negli edifici scolastici in questione, ·nell'ultimo decennio, il Genio Civile ha eseguito lavori per riparare danni prodotti dalla guerra, quasi m·ai lavori per ampliamenti o per un migliore adattamento, ma nella sostanza le cose non sono gran che mutate rispetto alla situazione di anteguerra ». Ora, a distanza di sette anni, questo giudizio, che sarebbe facilmente estensibile al complesso ,degli istituti di istruzione tecnica e professionale (e anche di altri tipi di sct1ola), conserva t1na particolare v·alidità proprio nel settore delle sct1ole ed istitut-i ad indirizzo indu78 I BibliotecaGino Bianco l I

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