, razioni di tec11ici e di periti. Decisamente minori debbono essere giudicati, comunque, sia i contributi delle altre scuole locali, sia quelli derivati dall'importazione di tecnici non locali. La seconda gt1erra mondiale inferse all' cc Alessandro Volta » un duplice, gravissimo colpo. Da un lato, nel vasto edificio occupato dall'istituto, danneggiato in parte dai bombardamenti, si installarono folti nuclei di sinistrati, che ne occuparono una grandissima porzione. A stento si riuscì a localizzare in seguito l'occupazione dei sinistrati a poco meno della metà dell'edificio; e l'occupazione dura ancora oggi, e solo recentemente il problema sembra essere stato avviato a soluzione. D'altro canto, la guerra tolse molta parte della sua ragion d'essere a quei rami - che erano i rami prevalenti - dell'industria napoletana: vale a dire alle industrie meccaniche, navalmeccaniche, elettromeccaniche che, direttamente, erano orientate verso la produzione di materiale qi interesse bellico. Dovettero passare molti anni prima che nuove iniziative industriali (tipo Olivetti o Dalmine) dessero all'industria meccanica napoletana un indirizzo diverso da quello prevalente nel passato e aprissero nuove strade alle leve dei giovani diplomati del cc Volta ».·Il quale intanto, nel giro di pochi anni, vedeva prima raddoppiarsi e poi più che quadruplicarsi la sua popolazione scolastica. Al problema della indisponibilità di gran parte del suo istit11to si potè rimediare in lieve misura mediante il ricorso a sedi succursali e alla istituzione di sezioni staccate. Al problema degli sbocchi per i giovani diplomati dovremo tornare. Qui notiamo soltanto che l'emigrazio11e dei giovani tecnici del cc Volta » che hanno trovato lavoro in altre parti d'Italia o addirittura all'estero è stata, nel ~orso degli anni cinquanta, veramente considerevole. Nel corso dell'anno scolastico 1960-61 l' cc Alessandro Volta » ha funzionato, oltre che nella sede centrale, in due succursali napoletane (al Corso Malta e a Fuorigrotta) e in due sezioni staccate, l'una in provincia di Napoli (a Torre Annunziata) e l'altra in provincia di Caserta (ad Aversa). Le specializzazioni impartite sono state le seguenti: chimici, costruttori aerona11tici, radiotecnici, elettricisti, edili, meccanici e elettromeccanici. Di origine più recente è l'altro istituto tecnico industriale napoletano, ossia il cc Leonardo da Vinci », sorto nel 1905, in conseguenza della Legge ?peciale dell'anno precedente, come cc regia scuola di tes- . situra ». In seguito anch'esso divenne istituto tecnico industriale con una sezione tessile ed una di chimici coloristi e tintori; e si può dire che, se il cc Volta » fu il supporto scolastico dell'industria meccanica 71 BibliotecaGino Bianco
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