Nord e Sud - anno VIII - n. 20 - agosto 1961

f " • Lasciando da parte gli istituti tecnici nautici - di nostro non diretto interesse e localizzati a Napoli (500 alunni), a Piano di Sorrento (circa 850 alunni) e a Procida (circa 300 alunni), - ricordiamo che gli istituti tecnici agrari e femminili sono presenti nel solo capolt1ogo. Mentre però - e lo abbiamo già notato - l'istituto tecnico agrario non sembra aver incontrato il favore delle ultime leve scolastiche e si trova in difficoltà anche per il -reclutamento di u11aparte del personale insegnante; gl'istituti tecnici femminili (uno dei quali ha anche una sezione staccata ad Agnone, in provincia di Campobasso) appaiono sempre ben frequentati, e sia pure con qualche scarto. da anno a•d anno. Infine, esistono in p1·ovincia di Napoli due istituti tecnici industriali, entrambi localizzati nel capoluogo. Si tratta dell' cc Alessandro Volta » e del cc Leonardo da Vinci », che con l'istituto professionale cc Casanova » completano la triade delle istitt1zioni di importanza di gran lunga maggiore nel campo dell'istruzione tecnica e professionale applicata all'industria nel Napoletano. Bisogna anzi aggiungere che, se l'importanza del cc Casanova » è limitata poco al di là dei confini .della provincia di Napoli, l'importanza del cc Volta » e del cc Vinci » supera largamente gli stessi confini della regione campana. L' cc Alessandro Volta » è una veccl1ia scuola tecnica municipale, cl1e il Consiglio deliberò, il 26 febbraio 1881, di trasformare in scuola industriale e professionale. Il 28 dicembre 1885, poi, lo stesso Consiglio, - in seguito ad accordi col Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, - decise di riordinarla, imponendo ad essa un nuovo statuto, approvato con decreto reale ·del 28 gennaio 1886. La scuola era allora triennale. Essa aveva iniziato il suo funzionamento nell'ex-convento di San Pietro ad Aram, donde passò poi alla sede att11ale di S. Maria della Fede, ossia in un altro ex-convento. Finalmente, con decreto del 28 marzo 1915 trasformò la scuola in istituto tecnico industriale; e in seguito esso ha seguito, nei programmi e negli orientamenti, le vicen-de dell'intera scuola nazionale in tale settore. Conformemente al carattere do1ninante nella prima industrializzazione napoletana, il cc Volta » ricevette un indirizzo prevalentemente meccanico, che però si andò allargando con gli anni ad altre specializzazioni. Da esso uscirono, comu11que, - lo si può affermare senza tema di esagerazione, - pressocchè per intero le leve dei periti industriali e dei tecnici non laureati, di cui l'im.dustria napoletana l1a disposto fino alla secon,da guerra mondiale. L'altro grande filone di riforni1nento dell'in.dustria locale è stato, infatti l'esperienza e la pratica aziendale, che a sua v~lta ha formato gene70 • BibliotecaGino Bianco - I

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