burattinaio sono persino più visibili di questo burattino, e costituiscono l'unico plausibile motivo d'ogni suo atto e parola? Ed ir1fìne, per rivolgersi agli unici due personaggi la cui caratterizzazione si impegni a rispettare un minimo di conseguenzialità, non è impossibile, nè difficile, coglierne certi elementi artificiosi, estranei alla cc logica » dei ·rispettivi caratteri e sufficienti a debilitarne seriamente l'autonomia. Per quanto riguarda Simone - rozzo, violento, impulsivo, ma pur tuttavia ingenuo, anche nel suo graduale corrompersi - egli reagisce puntualmente da buon «cafone» meridionale, all'idea d'esser fatto cc cornuto » : ma non vi reagisce con i mezzi primitivi e tra-dizionali che sembrerebbero dover esser propri della sua natura e del suo background ( e cui egli, però, tornerà fedelmente, alla fine, compiendo in uno, delitto passionale e d'onore). Nossignori, egli va a scegliere l'ultimo ritrovato della tecnica venrdicativa 1noderna; lo cc stupro dimostrativo » I In realtà, i11 questa tanto dibattuta, « crudelmente realistica » scena di violenza, l'unica violenza a far davvero impressione è quella fatta al carattere di Simone dal solito burattinaio. E non è certo ar.duo riconoscere, nell'artificio di questa scena, vaghe reminiscenze di una letteratt1ra di bassa lega sulla delinquenza giovanile e/o della pseudo-drammaticità di certe situazioni alla Tennessee Williams. E.d infine anche nell~ delineazione e nello sviluppo del carattere di Rocco - di questo bello e apparentemente gracile efebo lucano d~stinato suo malgrado alle glorie del quadrato - non mancano tratti capaci di sollevare qua11to meno il dubbio dell'artificiosità e dell'incongruenza. Ovviamente non si potrebbe accettare Rocco soltanto come un simbolo senza, al tempo stesso, privare la storia di uno dei requisiti essenziali alla creazione del dramma o della tragedia - vale a dire, un protagonista un essere t1mano, t1n individt10. Ma è davvero nella natura di Rocco, così impregnato del senso dell'unità della famiglia, il negare al fratello Simo11euna semplice, franca confidenza che avrebbe se non altro costituito un cc avvertimento » per Simone, allorchè quest'ultimo comincia a degenerare e commette un furto? È davvero nella natura di Rocco, del Rocco cl1e resta attonito, incr,edulo, sgomento di fronte allo spettacolo atroce (per lui) dello stupro, risolversi soltanto da ultimo alla violenza contro il fratello, sentirsi tanto cc provocato » "' da dover reagire soltanto quando quest'ultimo gli lancia l'acct1sa d'essere 11n codardo? È davvero nella natura del Rocco acutamente sensibile alle miserie dell'altrui condizione umana - a Nadia si accosta con pena - ed alle proprie responsabilità nei riguardi di Simone, chiedere a Nadia il sacrificio di se stessa, chiederle di tornare a Simone? Siamo davvero e sempre di fronte ad una sofferenza genuina e cosciente, o 110nsiamo, almeno di quando in quando, di fronte alle sofferenze immaginarie di un povero psicopatico masochista? Ma qt1ando poi ci volgiamo ai modi ed alle tecniche della rap59 BibliotecaGino Bianco •
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