nelle grosse deficienze della caratterizzazione dei suoi personaggi. All'infuori di Rocco e Simone - la cui caratterizzazione, p11r tuttavia, non è esente da stridenti incongruenze, come cercherò di illustrare tra poco - gli altri personaggi sono o estremamente vaghi, indefiniti, irrilevanti, oppt1re inconsistenti, artificiosi, incredibili. Persino ]a 1nadre di questi fratelli, la ct1i caratterizzazione non è e non vuole essere particolarmente impegnativa, poichè si tratta della caratterizzazione di un tipo, una figura simbolicamente caricatt1rale, non mi sembra rappresentata sempre coerentemente al proprio tipo. Direi, ad esempio, che c'è t1na sovrapposizione di tipi non identici, tra il tipo della madre tanto autoritaria da frapporsi, in 11omedella fan1iglia, alle 11ozzedi Vincenzo, ma tanto poco autoritaria da ridursi, come ci racconta Ciro, a cc rifare il letto ad u11aputtana » per amore di un Sin1one che tuttavia è caparbiamente abbarbicato alla famiglia come l'edera ad un muro sino all'ultimo. Ma anche se questo possa sembrare discutibile, indiscutibile è il fatto che no11 un tipo, ma soltanto 11n personaggio potrebbe invadere improvvisamente la famosa scena dei dt1e fratelli singhiozzanti sul letto senza far scivolare l'azione, altrettanto repentinamente, clal drammatico al grottesco. Per quanto poi riguarda la caratterizzazione dei fratelli di Rocco, quando no11si tratta di ombre (Vincenzo e Luca) e con l'eccezione di Simone, siamo -di fronte ad una larva di perso11aggio: Ciro. Costui dovrebbe ben avere qualche rilievo, nella persona del fratello che sa adattarsi ed inserirsi nel nuovo mondo. Ma di lui sappiamo solo, q11asi per incidente, che si dedica co11 coraggiosa tenacia allo studio, cLe riesce ad entrare all'Alfa Romeo, che è i11procinto d'accasarsi con una del posto dopo esserse11e affettuosamente ingraziato la famiglia; sappiamo ancl1e (perchè ce lo dice, a tratti) che crede nella giustizia degli uomini, nella resezione dei rami (di famiglia) marci, nel progresso, persino nel cambiamento del patrio Sud. Ma come, da dove, perchè in quella famiglia, con quei fratelli, in quelle condizioni, a lui derivino saggezza e determinazione, ispirazione e guida, tutto qt1esto rimane t1n mistero. Tanto un mistero che alla fine, ad ascoltar la sua tirata moraleggiante, ti può prender legittimamente il dubbio che in fin dei conti si tratti d'una morale di comodo, della morale facile di chi cc è riuscito ». Quel che è certo è che qt1esta larva di carattere non può in alcun modo contribuire allo svilt1ppo ed alla consistenza della tematica del film, vuoi cl1e si consideri il problema dell' cc ambientamento », vuoi che si consideri quello delle relazioni tra Rocco e i suoi fratelli. Ma è senza .dubbio in Nadia che l' incongrt1enza e la discontinuità della caratterizzazione raggiungo110 il loro apice: di unitario e consistente in Nadia non c'è altro che l'attrice e la sua maestria e duttilità nell interpretare i ruoli volubilmente impostile, •mentre la fuga di questa prostit1:1ta è, di volta i11 volta, personaggio patetico, simbolo maligno, vieto clichè. Per un buon tratto del film la caratterizzazione .di Nadia si svolge linearmente, presentandoci una sgualdrinella spavalda ed impudente alla superficie, spinta alla cc vita » 57 • Bibliot ca Gino Bianco ..
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