• • GIORNALE A PIÙ VOCI I socialisti e le aree di sviluppo i11dustriale C'è un vecchio giudizio salveminiano sulla prope11sio11ecostantemente manifestata dai socialisti italiani in ge11erale e da quelli meridio11ali in particolare per le dispute ideologiche, per le questioni astratte, per le cose che non starebbero nè in cielo nè in terra ~a che riuscirebbero sempre a polarizzare tutto l'interesse dei dirigenti, deputati, organizzatori, militanti al punto da non lasciare loro nè tempo nè voglia di curarsi d'altro, di vedere quel cl1e accade i11torno, nella vita .di ogni giorno, nel concreto operare degli uomini e delle classi; ragione qnesta, secondo Salvemini, della debolezza di tutti i partiti e di tutti i gruppi che, dalla fine del secolo scorso, si son•a richiamati al socialismo e che, astraendosi dalla realtà del .paese, si sono per ciò stesso votati alle sconfitte. Che ciò sia vero in larga misura ancora oggi sarebbe ·difficile contestare; ma è altrettanto incontestabile che gli anni non s,ano trascorsi inva110 neppure per i socialisti e che l'esperienza ha insegnato loro molte cose; i sintomi di quel che potremmo definire un salutare ravvedjmento comi11ciano a diventare numerosi, anche fra i socialisti meridionali, verso i quali il giudizio di Salvemini era più severo, e noi li registriam•a con particolare compiacimento, perchè siamo convinti della necessità di un co11tributo socialista, originale e costruttivo, alla soluzione dei problemi del nostro Mezzogiorno. Chi ha assistito nel lugl~o scarso al convegno promosso dalla Federazione provinciale del P.S.I. sulle aree industriali in provincia di Napoli non l1a potuto fare a meno di notare il realismo con cui il problema è stato rettamente impostato e discusso dalla maggioranza degli intervenuti; ed ha d•avuto altresì registrare che la manifestàzione coronava un anno di studi e di interessamento alla questione, un anno in cui l'impegno dei dirigenti del partito e dei suoi più qualificati esponenti è stato particolarmente i11tenso, sia per approfondire tutti gli aspetti tecnici e politici del problema -della costituzione dei Consorzi, per le aree industriali, sia per avviare un dialogo co11 le altre forze politiche e con i rappresentanti del mondo economico napoletano. -~Il merito di ciò va al segretario p1x:>vincialeLezzi e ad alcuni suoi 36 Bi lioteca Gino Bianco. \ \ . f '
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