nucleare. E finalmente anche una clamorosa rottura dei negoziati sul disarmo non produrrebbe effetti deleterii sulla situazione internazionale: il problema del disarmo è avvertito troppo fortemente come un tema decisivo (a torto o a ragione che sia) da tutti i paesi neutrali e da tutti i neutralisti in ogni paese, perchè l'Unione Sovietica possa permettersi il lusso di assumere a tal proposito atteggiamenti troppo negativi. In effetti, è solo sui due temi che abbiamo illustrati in questo articolo che la .rottura tra i due blocchi può essere totale e gravida di terribili conseguenze. Per quel che riguarda Berlino non crediamo che vi sia bisogno di spendere molte parole per dimostrarlo; e per quel che riguarda le Nazioni Unite, basterà, per rendersene conto, riflettere all'influenza deleteria che avrebbe sull'opinione pubblica americana il naufragio definitivo dell'ONU. Gli americani penserebbero che coi sovietici non v'è nulla da fare se non la guerra, e si preparerebbero a resistere ad oltranza su ogni minima questione; e per infiniti problemi, che possono essere, se non risolti, almeno discussi in seno a quell'organizzazione (e, come si comprende, già il discuterne serve a scaricare le passioni), si comincerebbe a ritenere dai più che non v'è soluzione alternativa a quella che possono fornire le armi: così, quasi senza rendersene conto, il mondo intero si troverebbe assai più vicino alla catastrofe di quanto non sia ora. A noi sembra che intorno a Be.rlino e al Palazzo di Vetro di New York veramente sono in discussione le ragioni della libertà e della sopravvivenza di una vita civile nel mondo. 35 Biblioteca Gino Bianco ,..
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