I .. qualche tempo fa Krusciov in persona1 a Walter Lippmann - accetterei una Germania unilicata se essa fosse comunista; ma voi occidentali non l'accettereste. E noi comunisti non accetteremmo mai una Germania unita che rinunciasse al comunismo e diventa:sse tutta come la Repubblica Federale di Bonn. Non esiste, d11nque, alcun modo di procedere · · alla riunificazione delle due Germanie ». I sovietici, insomma, non sono ) . disposti a cedere un solo pollice del territorio europeo che è oggi sotto il loro controllo: ma l'Occidente non può soggiacere al ricatto implicito . jn questa posizione. Non. può farlo innanzi tutto per ragioni morali: i J perchè il giorno in cui le potenze democraticl1e avessero abdicato al principio dell'autodeterminazione dei popoli per la Germania, l'invocare lo stesso principio altrove sarebbe solamente una rozza ipocrisia1. · Nella politica estera dei paesi democratici vi sono delle leggi non scritte di comportamento, vi sono dei principii, che non com1)ortano incrinature: dimenticarlo equivale a prepararsi gravi disfatte per l'avvenire. Infine, l'Occidente non può soggiacere al ricatto sovietico per ragioni politiche. Qui vi sono due dottrine che si affrontano: e ridotte alla loro più semplice espressione possiamo enunciarle nei termini seguenti. Vi sono alcuni che pensano che il permanere dell' attua1 le situazione tedesca crei ,delle tensioni internazionali pericolose e ci avvicini paurosamente al rischio ,dell'olocausto atomico; vi sono altri, invece, i quali sono convinti che le tensioni che abbiamo affrontate in passato in Europa e che affrontiamo oggi sono scherzi in confronto del vuoto, dell'instabilità, del febbrile attivismo, delle ventate nazionalistiche, che si creerebbero al centro del continente, se la Germania di Bonn abbandonasse il sistema• delle alleanze e delle solidarietà occidentali per correre più rischiose avventure, se tutte le carte fossero rimescolate e se si aprisse per l'Europa un periodo politico interamente nuovo. È sciocco ritenere che il problema tedesco sarebbe risolto soltanto congelando lo status quo; è assurdo sperare che i tedescl1i di Bonn possano accettare una soluzione del genere; è folle illudersi che i sovietici non cercherebbero di trarre profitto della nuova disponibilità della: Repubblica Federale di Bonn. D'altro canto, la situazione attuale è durata quindici anni e in questi quindici anni v'è stata solo una crisi grave: quella _del 1948. Le potenze democratiche mostrarono chiaramente, allora, che, a loro volta, non erano disposte a cedere di un pollice, e la crisi rientrò. Coloro i quali affermano che la risoluzione odierna di Krusciov è più ferma di quella di Stalin di tredici anni fa, hanno dimenticato il panico che si diffuse in Europa e nel mondo in quell'anno, hanno dimenticato ·28 Biblioteca Gino Blanco·
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