mente che essi sono disposti a difendere Berlino al rischio della guerra atomica' (t,ale è l'opinione dei circoli più o meno coerentemente neutralistici); ma devono, al tempo stesso, far comprendere ai russi che essi non difendono niente altro che la libertà dei berline~i. Si tratterebbe, l] quindi, di negoziare la libertà di Berlino co11tro un riconoscimento / della Germania di Pankow; tutto il resto: il _titolo giuridico della presenza degli alleati a Berlino (se, cioè, essi han110 diritto di starci come vincitori della seconda guerra mondiale o come garanti di un nuovo statuto, liberamente contrattato, della città), l'autorità che dovrà timbrare i passaporti ,di cl1i si reca nella città; tutto il resto non solo ' è cosa secondaria, ma addirittura non costituisce neppure un problema. i Gli occide11tali non possono e non devono far la guerra solo perchè: ad Ulbricht è venuto lo smodato ed irrefrenabile desiderio che sia: un doganiere germanico e non un sergente dell'Armata Rossa a timbrare · i passaporti di quelli che vanno nell' e;x-capitale del Reich. È facile osservare che questo è un discorso contraddittorio ed assai poco intelligente. E innanzi tutto è necessario chiarire che quando si parla di volontà sovietica di co11solidare lo status quo dell'Europa orientale, si dice t1na cosa sommamente imprecisa : poichè è un fatto difficilm.e11tediscutibile che gli alleati occidentali hanno riconosciuto . lo status quo· dell'Europa orientale e intrattengono relazioni diplomati.che con tutti i satelliti europei dell'Unione Sovietica, tranne la'. Germania di Pankow. E i dirigenti del Cremlino san110 benissimo che le 11azioni democraticl1e dell'Occidente, anche se ritengono estremamente penoso il fatto cl1e polacchi ed ungheresi e rumeni debbano essere oppressi da un regime· totalitatio, non farebbero mai la guerra per alterare questo stato di cose:· dopo tutto alla Segreteria di Stato a Wa- _, shington, al momento dell'insurrezione a Budapest e della rivolta antisovietica· in tutta l'Ungheria, v'era proprio Dulles, teorico del roll back. E, d'altro canto, gli stessi dirigenti russi sono politici troppo realisti ' per non sapere che il giorno in cui dovessero verificarsi casi simili a •quello della Jugoslavia, gli stessi alleati non potrebbero consentire., per ragioni morali prima ancora'. che politiche, un interve11to armato sovietico. Accettare formalmente l'Oder-Neisse come confine orientale della ' Germania non equivale, ovviamente, e non può equivalere ad accettare l'irrevoca·bilità del regime ,,..comu11istain Polonia, in Ungheria, in Romania o nella stessa Germania dell'Est e ad accettare che, il giorno in cui uno di questi paesi o tutti questi paesi decidessero di staccarsi dal blocco sovietico, l'Armata Rossa' avrebbe il diritto di intervenire per 21 Biblioteca Gino Bianco \ ,
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