Nord e Sud - anno VIII - n. 20 - agosto 1961

• di ferro o q.i bambù: ad esempio, il riprodursi di situazioni di tipo cubano in altri paesi del continente latino-americano ad iniziativa dei comunisti locali e la proclamazione rumorosa e provocatoria di nuove « repubbliche socialiste » in quel co11tinente renderebbe certamente assai peggiori i rapporti tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. I punti. di frizione sono, insomma, i ·problemi politici dalla· cui soluzione dipende la stabilità o una cronica instabilità della situazione internazionale, e quindi, a lungo andare, la guerra o la pace nel nostro tempo. Ed oggi questi' problemi si chiamano: Berlino e le Na•zioni Unite. Il problema di Berlino è il primo dei punti di frizione tra i due blocchi che si presenta alla mente degli osservatori di cose politiche non soltanto perchè di tutti è quello più attuale, ma anche perchè esso appare oggi il problema sul quale i dirigenti del Cremlino sembrano determinati _a·dinsistere per saggiare le intenzioni e la capacità di resistenza degli alleati occidentali, fino ai margini del rischio supremo. E spontanea affiora, a questo punto, la domanda sulle ragioni che inducono i sovietici ad una così pericolosa esercita•zione po1itica. cc Gli ohiettivi ·di Krusciov nel sollevare la questione ·di Berlino - ha scritto l' ' Observer' - sono chiari e coerenti. Da molto tempo egli desidera consolidare la sfera d'influenza russa nell'Europa orientale, e crede ora di essere a·bbastanza forte per poter realizzare questo fine. E per fare ciò sono necessarie tre cose: fissare st1ll'Oder-Neisse la frontiera orientale della Germania; far accettare come permanente la divisione della Germania; riformare la situazione di Berlino, che insidia la bellezza di questo disegno ». L'Unione Sovietica, insomma, non tenderebbe a·d altro che a fissare ancora più stabilmente la cortina di ferro in Europa, a far accettare come legittimo lo status quo europeo da parte degli a1leati occidentali, che ne avrebbero sempre co11testato la legittimità, e finalmente a togliersi la spina. nel fianco di Berlino. E se queste sono Ie intenzioni dei dirigenti di Mosca - tale è la deduzione logica che tutti i campioni -europei del wishfull thinking traggono da questa dia- . gnosi - è evidente ·che esiste un margine per fruttuosi negoziati per gli alleati occidenta'li. Questi, in effetti, non hanno mai pensato seriamente in passato e meno ancora pensano oggi di rivoluzionare lo status quo europeo: da questo ad accettarlo formalmente in cambio di concrete garanzie per la libertà di due milioni e mezzo di a·bitanti di Berlino-Ovest il passo è breve, ed è un passo che può essere fatto senza eccessive preoccupazioni. Gli occidentali devono far intendere chiara20 BibliotecaGinoBianco· ; •

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