Nord e Sud - anno VIII - n. 20 - agosto 1961

• 1 punti di frizione di Federico Gozzi I cc punti di frizione » di ct1i qui si vuol parlare non sono i cc luoghi geografici » in cui l'Occide11te s'incontra e si scontra con il continente comunista. In effetti la cortina di ferro in Europa e la cortina di bambù in Asia 11011costituiscono, con la loro esistenza, una causa di tensione tra i due blocchi contrapposti; e si potrebbe dire, anzi; che la loro esistenza o, per dir meglio, il fatto di fissarle e di riconoscerle come stabili da entrambe le parti potrebbe rappresentare - ed ha in realtà rappresentato, almeno in alcuni momenti della storia degli t1ltimi quindici anni - un modo di allentare la tensione. La spartizione dell'Indocina consumata a Ginevra nel 1954, ad esempio, e la conseguente instaurazione di una linea divisoria tra1 la Repubblica Popolare Indocinese e la Repubblica del Viet-Nam del Sud, ponendo fine alla guerra 11ella penisola indocinese e stabilizzando le posizioni delle due parti i11contrasto contribuì, per un certo tempo, a scaricare la' tensione in quella regione del Sud-Est asiatico. E se oggi in tale zona v'è di nuovo un aperto conflitto (si pensi al Laos) o un conflitto latente (si pe11si alla difficile situazio,ne creata dalle infiltra•zioni delle truppe comuniste del Wiet-Min nel Viet-Nam del Sud), ciò è dovuto non al fatto fisico dell'esistenza di una barriera, della presenza intorno ad u11 connne delle due parti co11trapposte, ma alla1 volontà politica dei dirigenti comunisti di alterare a loro vantaggio la situazione stabilita a Ginevra sette anni fa, di allargare le loro conquiste e di tentare l' occupazione dell'intera penisola. E non vi è chi non veda che una simile volontà politica di sovver_sione di un certo status quo, con il conseguente aggravamento della tensione internazionale, può essere fatta· valere anche in e< luoghi geografici » dove non vi sia nessuna cortina 19 BibliotecaGino Bianco

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