Nel contributo dedicato all'urbanistica, dovuto ad Aldo Rossi e Silvana Tintori, dopo aver posto l'accento sulla necessità dei piani territoriali, unico strumento capace di coordinamento e quindi di affiancare eventuali processi di sviluppo economico, ci si sofferma su ,alcuni problemi, attualissimi, della montagna, intesa quest'ultima quale tipica area depressa italiana. Fatto riferimento a particolari esperienze di altri paesi europei, come l'Olanda e la Gran Bretagna, di cui si sottolineano le « New Towns » e la « conurbation », il saggio si chiude con riferimenti ad esperienze proprie di paesi dell'Europa orientale. A lettura ultimata, abbiamo avuto l'impressione che, siccome l'urbanistica registra spesso arretramenti proprio là dove il progreso economico si è fatto strada, gli AA. si siano lasciati trasportare più da questi problemi che da quelli propri delle aree arretrate. Naturalmente si tratta solo di una impressione, che non per questo nega la validità del contributo di questi due studiosi. Che lo sviluppo delle aree arretrate ponga al giurista problemi pressanti e, spesse volte nuovi, è cosa che ormai trova sempre più ampi riconoscimenti nella dottrina giuridica. Ma qui il discorso - come ben avverte il Mannesi, cui si deve questo ultimo saggio - si fa più ampio; ed è lo stesso concetto di « stato di diritto» che viene in discussione, per fare sempre più largo posto a quello più recente di « stato sociale>>. I concetti che da questo più ampio discorso sono derivati certo sono ancora - e di ciò è prova quel tentativo di definizione fatto dall'A. - intimamente legati al mondo dell'economia. Ciò non toglie che il giurista, di fronte ai fenomeni di dirigismo, di programmazione, di pianificazione, di controllo dell'economia etc., abbia a porsi il problema. D'altro canto egli è chiamato in causa per apprestare .i mezzi giuridici adatti al raggiungimento degli scopi che in sede politica lo Stato ha deciso di voler perseguire; deve rivedere, e questo forse non è tutto compito suo, l'assetto strutturale della pubblica amministrazione; deve risolvere il problema della necessarietà o meno del provvedimento legislativo perchè una determinata pianificazione o programmazione possa effettivamente perseguirsi. Ma deve, principalmente nella sua qualità di interprete della legge, risolvere i difficili problemi di compatibilità costituzionale (e la nostra Costituzione ne pone molti) di certi esperimenti pianificatori che pur in sede diversa si sollecitano con sempre maggiore intensità. L'A. propone tutti questi problemi, e di parecchi di essi offre pure una soluzione. Non è nostro compito qui registrare quale. Questo, come tutti gli altri saggi che lo precedono, anche quando sembrano offrire la soluzione si autolimitano sempre, proprio perchè coscienti che compito loro è suscitare problemi e non affrettarne in poche pagine la soluzione. Il volume si chiude con alcune pagine di aggiornamento sulla legislazione italiana. [V. P.] Saggistica ... ·BERGONZINI E ZARDI- Di crisi del teatro sono anni che si sente parlare, così come si parla di crisi della scuola, del sistema fiscale o delle istituzioni 121 . Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==