Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

Piemonte, pensa che derivino dalle usanze del Sud di no11lasciare mai una ragazza sola col fidanzato, cosicchè i coniugi poi non si conoscono, e le donne sono stanche di essere tiranneggiate o non sanno servirsi della libertà. Infine un giovane palermitano nega decisamente che a Palermo o a Catania le donne non siano cc emancipate » (in riferimento ad un articolo di Rosso sulla condizione della donna in Sicilia). Alla difesa, un gruppo di ragazze sanremesi ritiene che i meridionali siano più seri che i settentrionali, proprio per l'episodio degli autobus catanesi, poicl1è anche a loro capita di cc sentirsi mettere le mani addosso con la scusa degli scossoni del pullmann ». Le altre lettere sono di meridio11aii, per lo più siciliani, che sembrano i più interessati a qt1estioni di cc gallismo », e negano la consistenza delle affermazioni settentrionali e degli articoli di Rosso, oppure passano al contrattacco sostenendo la maggiore validità delle usanze meridionali, giungendo ad affermare: « Per la ' tirannia' dell'uomo vale la massima della chiesa 'la donna sia sottomessa all'uomo, l'uomo protegga e rispetti la donna'; è forse inciviltà questa? » Ancora: cc ••• in Sicilia non è di 1noda mettere le donne in mostra nelle vetrine oppure mandarle a spasso per i prati della città a fare l'amore o farle andare al cinema per mettere in mostra le loro nudità sullo schermo ». Non manca la lettera del meridionale cl1e risponde ..ad una cc gentile lettrice settentrionale » per di fendere la buona abitudine del letto matrimoniale. e) I delitti d'onore. - Questo è un aspetto -dei rapporti tra i meri-· dionali e le donne molto più sentito degli altri, perchè più drammatico, più immediatamente impressionante. La pagina della cronaca cittadina su cc La Stampa » riporta a volte notizie di delitti del genere accaduti a Torino (fortunatamente molto più rari di quanto non si creda). Anche in questi primi mesi del '61 il problema è tornato d'attualità con il processo Concu, un giovane sardo che uccise la moglie lo scorso anno per difendere l'onore della famiglia. Le lettere che lo « Specchio » ha pubblicate sono 12, quasi tutte nel periodo tra il settembre e l'ottobre del 1960. Ma il 9 di ottobre di quell'anno, nella stessa pagina dello « Specchio », sotto il titolo: cc Quando l'onore diventa follia », si dà notizia di ben 293 risposte alla lettera di un « purosangue del Sud » che ha scatenato la polemica! Le tre lettere pubblicate molto prima, nel corso del '59, erano scritte da due meridionali al Nord e da una donna settentrionale, per la quale il delitto d'onore è solo la cc conseguenza estrema di una mentalità mafiosa generale nel Sud ». I due meridionali, riconoscendo come ingiustificabili i delitti d'onore, ne tentano una spiegazione economico-sociale, per cui cc non si giustifica il delitto, ma sono in grado di comprendere come il 'motivo d'onore' e il 'viver comune' (in certi casi) possano d'un tratto ottenebrare ·l'intelletto ». Il via alle lettere pubblicate nel 1960 è stato dato da una lettera che era firmata: « Una donna perplessa ». E così si esprimeva: « Forse 91 l?ibliotecaginobianco

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