blema. E gli analfabeti allora - co1ne ora - erano folla: 11egli stati borbonici del Mezzogiorno l'analfabetismo era desiderato e, ql1anto alle donne, anche di classi abbienti, consigliato. A questa gente che non sapeva niente e che non 1Joteva capir11e 11iente, bisogna aggiungere i pessimisti, gli sfiduciati, quelli che era11 troppo poveri (la povertà, oltre t1n certo limite è paralisi) i paurosi delle polizie, che si erano rivelate subito abili e feroci. Ora a chi fra costoro si poteva andare a ,dire con qualcl1e costrutto: cc Tu devi lasciare tutto quello che possiedi, la tua casa, la tua famiglia, il lavoro, an,dar lontano ed esporti alla prigione e alla morte per fare l'Italia »? Quanti potevano rendersi conto di qt1ello che queste parole potevano significare? Tante volte, come nel territorio di Sapri, i contadini si perst1asero precisamente del contrario; così nel '99 le plebi a Napoli. E poi c'era la necessità di mantenere il segreto: noi tardi nepoti lo sappiamo cl1e cosa vuol dire ribellarsi mantenendo il segreto in regime ferocemente poliziesco: sappiamo che ben pocl1i non si piegano. Ma constatata questa effettiva assenza di troppe classi sociali, che cosa avrebbero dovt1to fare le minoranze dei patrioti? Forse disporsi a redimere ed istruire, in t1n primo tempo, tt1tte le classi sociali, risolvere 1Jrima i vari problemi dell'agricoltura; del lavoro etc., e poi fare la rivoluzione? o fare tutto insieme, e questo negli stati borbonici, 1Jontifici · Austriaci? Asst1rdo, impensabile. Dobbiamo dire che le possibilità era110 solo due: O piantar tutto e lasciare le cose come stavano, o buttarsi allo sbaraglio in minoranza. E le deprecate minoranze si gettarono allo sbaraglio in queste condizioni: oppressi dalla povertà d'armi e denaro, dalla lunghezza della penisola, dalla difficile intesa o addirittura discordie tra le varie sette e provincie; contro nemici numerosi e ,diversi d'indole e di forza, qualche volta d'inaudita ferocia come nello stato pontificio. Polizie occhit1te. Complicazioni e mi11acce di stati stranieri in varia guisa e misura interessati alle vicende; la strapotenza della Santa Allea11za. E la s1Juntarono. Se ci ripensiamo, e vogliamo giudicare con sincerità, dobbiamo affermare il contrario di quello che si va dicendo. E cioè: che il facile intuito, l'onestà, il coraggio civile e quello militare, il disinteresse e la bravur·a di quelle minoranze possono ben resistere a qualsiasi retorica, a qualsiasi ingiuria ed a qualsiasi svalutazione, si di1)arta essa da casa 11ostra o da casa altrui. Ma e dopo? Dopo il '61? dopo il '70? Ebbene, dopo queste date, 1nentre i maggiori artefici di quel periodo che si deve chiamare propriamente Risorgimento uscivano dal cam1Jo, portati via chi dalla morte cl1i dalla stanchezza, dalle malattie, dalle delusioni, dalla incompetenza ai nuovi doveri; tutti gli altri - quali che si fossero i loro principi politici - potevano ora scendere finalmente in campo con qualche costrutto: la via era aperta alla propaganda e alle lotte sociali e politiche: era il momento buono. E le idee politicl1e e quelle sociali avevano già 54 Bi_bliotecaginobianco •
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