Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

Stati Uniti, fu mutilata della sua parte sostanziale, ossia del paragrafo che tendeva a ricondurre il conflitto nell'ambito della competenza dell'OSA. Tutto ciò sul piano politico vuol dire che all'ONU gli Stati Uniti non riuscirono a ribattere adeguatamente la manovra dell'Unione Sovietica; e che sostanzialmente le Nazioni Unite 1nedesi1ne restano investite della competenza su Cuba, sì che in caso di nuove complicazioni Washington dovrà fare i conti con il cc parterre » societario, senza potersi rifugiare nella più sicura trincea del sistema inter-americano. Si spiega così la fase di intensi negoziati diplomatici iniziati da Washington con le altre nazioni dell'emisfero americano, ed anche, come vedremo, certe aperture fatte in sede di conferenza della NATO. Per quel che riguarda l'America Latina bisogna dire che la crisi di Cuba ha accelerato la presa di coscienza dell'errore commesso per dieci anni dalla diplomazia statunitense nell'emisfero americano. L'errore, cioè, di impostare tutto il discorso coi paesi latino-americani in termini di difesa militare dal comunismo mentre quei paesi avrebbero voluto un discorso completamente diverso. Se potessimo esprimerci con una formula, lo sbaglio dell'amministrazione repubblicana fu quello di far fronte alla situazione con una politica di rappezzamento quotidiano su tutte le frontiere della guerra fredda, e di non avere impegnato il paese in una politica a più lunga scadenza: il che, per il continente americano, vuol dire di non avere pensato in ter1nini di un piano di sviluppo economico, politico e sociale, in termini di un piano Marshall per l'America Latina. Ma se la presa di coscienza di questo lontano errore sta ormai maturando, ed è certamente un fatto positivo ai fini della definizione di una nuova politica degli Stati Uniti per il continente, ciò non vuol dire affatto che il compito della classe dirigente di Washington sia per questo più facile: esso è reso difficile proprio ,dagli anni che si sono perduti e da quello che è accaduto in questi anni. Se si tiene presente questo fatto elementare, s'intendono meglio le difficoltà che gli Stati Uniti incontrano oggi nel loro tentativo di ricostruire l'unità americana. Il problema Castro è per molti stati latino-americani meno un problema di politica estera che di politica interna: il vuoto al centro, prodotto dalla rapida evoluzione cui si è accennato al principio di questo articolo, agevola in modo i1npressionante lo scivolamento verso una sinistra che è ormai manovrata o manovrabile da Cuba e da chi controlla il potere di Cuba. Quadros deve tenere conto di lin partito socialista, all'interno del quale la tentazione castrista è assai forte; il ceto dirigente argentino ha problemi di recu41 Bibliotecaginobianco

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