la solidarietà dei paesi sovietici. Ne fa fede il comunicato congiunto pubblicato a Mosca, a seguito dei colloqui di Guevara con gli espo11enti del Cremlino, in cui veniva ufficialmente riconosciuta da Cuba la supre1nazia di Mosca, << la più potente nazione delJa terra », e sancita << la volontà dell'URSS di dare a Cuba piena assistenza e inantenere la sua indipendenza da aggressioni non provocate ». A conclusione poi del congresso degli 81 partiti comunisti a Mosca, lo stesso Guevara ebbe a dichiarare cl1e Cuba desiderava seguire la linea della Unione Sovietica ed esaltò la militante solidarietà del popolo cubano e di quello sovietico. « Democrazia diretta », « il potere a Cuba nelle mani degli operai e dei contadini », « rivoluzione contadina » cc irreversjbilità del moto per l'indipendenza dal colonialismo capitalista » : tali i temi cl1e i comt1nisti e i loro amici che si vogliono di sinistra vanno ripetendo per ogni dove. E questi temi finiscono per impressionare ancl1e coloro che sarebbero portati a diffi,darne naturalmente, accrescendo così, quella confusione di parole e di idee che sembra a momenti, addirittura una condanna della nostra epoca. Muoversi tra questa nebbia è tutt'altro che facile. La crisi cubana, tuttavia, non si comprende se non guardandola nel suo sfondo naturale che è l'evoluzione dell'America Latina e il tentativo sovietico di trarre profitto da questa evoluzione per alterare l'equilibrio politico nel mondo. Tutti i paesi latino-americani stanno da tempo affrontando una fase di trasformazione politica, economica e sociale, stanno con1piendo quella cl1e è stata definita cc l'autonoma rivoluzione delle Americl1e ». Alla base di cio vi è, senza dubbio, il risveglio delle masse, le quali, sia pure lentamente si vanno orientando verso una maggiore autocoscienza politica e si fanno portatrici di esigenze sociali ed economiche che non possono più a lungo essere trascurate. I militari non sono più la sola classe media, la sola cc intelligl1entsia » organizzata, il cui peso, gettato sull'uno o sull'altro piatto della bilancia politica determina le sorti dei gov_erni: accanto ad esse è sorto un- nuovo ceto medio, le cui bandiere sono il radicalismo, i1 nazionalismo, l'industrializzazione e la riforma agraria, e che, grazje a tali sue impostazioni, riesce a mobilitare dietro di sè una se1npre più accentuata presenza dell'estrema .sinistra nella vita politica, nelle Università e nelle organizzazioni operaie. In conseguenza, quelli cl1e erano un tempo moti disordinati di peones o di guajiros diventano movimenti, 31 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==