sviluppo dell'agricolt11ra solo se si considera come parte integrante del1' economia, poichè lo sviluppo economico della Comunità è possibile solo se vi partecipano armonicamente tutti i settori economici. Infatti, per il reddito agricolo ha molta importanza il tenore generale di vita in quanto questo determina il livello generale dei consumi e di conseguenza le possibilità di smercio dei prodotti agricoli; in pari tempo, il livello dei prezzi e la qualità dei prodotti agricoli influenzano a loro volta il consumo di tali prodotti e in u·na certa 1nisura il potere d' acquisto dei consumatori. Inoltre, il commercio e le industrie di trasformazione servono da intermediari tra il produttore e il consumatore e l'agricoltura è uno dei grandi clienti dell'industria e delle attività terziarie. Dal punto di vista sociale, è necessario che i componenti di ciascun gruppo abbiano la facoltà di accedere ad altri gruppi sociali che offrano migliori possibilità professionali. Pertanto, la politica agraria comune potrà avere successo soltanto se avrà l'appoggio di una saggia politica economica generale perseguita dai diversi stati n1embri ed il concorso di una politica di sviluppo regionale. Conseguentemente, è necessario che la politica agraria comune disponga degli strumenti stessi di cui dispo·ngono le politicl1e agrarie nazionali e definisca per tutti i sei Paesi la politica strutturale agricola, la politica agricola di mercato e la politica commerciale. In sostanza, Mansholt postula la necessità di un potere politico veramente efficiente e sovranazionale, capace di creare le condizioni di base per la libera circolazione delle merci agricole, operando sulle strutture esistenti i mutamenti necessari per ridurle allo stesso livello e sulle organizzazioni commerciali e di mercato per armonizzarle e fonderle. <e La politica strutturale - afferma Mansholt - deve contribuire a diminuire e rav icinare la situazione attualmente sfavorevole dei redditi, e le penose condizioni sociali in cui versa gran parte della popolazione agricola, mediante gli stn1menti della politica strutturale regio·nale nel campo della economia in genere e dell'agricoltura. Ciò JJare possibile soltanto se le misure saranno concepite non per lottare contro le deficienze dei redditi come sintomo, ma per sopprimere le ca,use di questa situazione sfavorevole » . Queste direttive di massima, questa cc filosofia politica » del Piano Mansholt, parte dalla considerazione obbiettiva che attualmente in tutti gli stati della C.E.E. le categorie dei produttori agricoli e dei lavoratori della terra fruiscono di un ·livello di red,dito inferi ore a quello di altre categorie comparabili e che quasi ovunque il potenziale produttivo non 27 Bibliotecaginobianco
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