che risultino sperequate in confronto alle possibilità di occupazione dei coltivatori; quando poi non risulti conveniente la messa a coltura, per il rimboschimento montano. I beneficiari dovrebbero comunque essere tenuti ad organizzarsi in cooperative di servizio e di trasformazione. Un altro provvedimento dovrebbe essere approntato in funzione dello sviluppo delle aree depresse e montane, e più specificamente di quelle caratterizzate in gran parte della conduzione a mezzadria o colonìa nelle regioni ·del Centro Nord. Anche qui, in aggiunta ed indipendentemente dall'attuazione dell'obbligo dei miglioramenti, si potrebbe procedere all'esproprio delle aziende mal coltivate o comunque di quelle dove, per considerazioni economiche, tecniche e sociali, non sia prudente operare tramite il miglioramento obbligatorio. Questo perchè in certe zo·ne estremamente depresse il miglioramento fondiario ed agrario non appare purtroppo sufficiente a garantire la sopravvivenza economica di un'azienda che debba fornire 11nminimo di remunerazione agli apporti del concedente e del mezzadro (o del locatore e del locatario nel caso dell'affitto). Sempre partendo da tali considerazioni pensiamo che, anche dove non ·ricorrano tali estreme condizioni di depressione, sia opportuno fissare per determinate zone agrarie l'obbligo di abbinare il miglioramento fondiario ed agrario con l'impegno a trasformare la forma di conduzione attuale, passando dalla conduzione mezzadrile (od a colonìa a piccolo affitto) a quella in economia. Ciò può essere fatto in quelle zone collinari e montane in cui la situazione ambientale o la struttura fondiaria consentano e consiglino l'accorpamento di più poderi e la costituzione di medie o grosse azien,de ad indirizzo zootecnico e silvo-pastorale. Le terre espropriate dovrebbero essere utilizzate per l'accorpamento e I.a creazione di aziende familiari autosufficienti ed organizzate in cooperative e per la destinazio·ne al demanio forestale, secondo un esame analitico delle varie situazioni e con l'a-dozione di provvedimenti differenziati per zone agrarie omogenee. Anche per quanto riguarda i problemi delle imprese in affitto dovrebbe essere favorita la concentrazione nelle stesse mani della proprietà e dell'impresa. È evidente in ogni caso che l'impresa in affitto deve essere quantomeno assistita da garanzie giuridiche, che ne assicurino la stabilità sul fondo e fissino il canone ad un'equa percentuale della prod11zione lorda. Si seguirebbero con ciò criteri di modernità e di progresso tecnico e sociale, così come avviene in modo 24 Bibliotecaginobianco ••
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