Una attuazione del mandato del Parlamento al Governo comporta anzi tutto un provvedimento legislativo riguardante le aree depresse, e più specificamente i latifondi capitalistici e contadini, nelle regioni dell'Italia meridionale. Qui, oltre ed indipendentemente dall'applicazione dei miglioramenti obbligatori, dovrebbero essere presi ampi provvedimenti di esproprio delle terre eccedenti un certo limite di ampiezza da fissarsi su scala regionale, di quelle i cui proprietari si trovino già in istato di inadempienza nei confronti di precedenti obblighi derivanti da piani di bonifica i·ntegrale e di quelle in cui comunque la semplice opera di miglioramento non si ritenga sufficiente a modificare una situazione produttiva e contrattuale precaria per la manifesta inettitudine del proprietario ad assumere moderne funzioni imprenditoriali. Le terre ricavate dagli espropri potrebbero essere utilizzate per la costituzione di nuove imprese familiari sufficientemente ampie e per l'ampliamento delle aziende familiati esistenti a causa della arretratezza dell'ambiente economico dal punto di vista fondiario, agrario e del tipo di conduzione; tenuto conto della urgenza delle conseguenti soluzioni, invita il Governo ad adottare entro un anno opportune misure atte a: 1) favorire lo sviluppo delle aziende, l'incren1ento della produttività e il miglioramento del1e condizioni sociali dei lavoratori mediante imposizioni di obblighi di miglioramento e di trasformazione, nei confronti degli inadempienti, di conseguenti . . sanz1on1· ' 2) promuovere l'evoluzione dell'impresa, specialmente nelle zone mezzadrili ed in quelle di affitto a colonia parziaria, verso forme e rapporti più rispondenti all~ moderne esigenze sociali ed economiche; 3) riordinare i provvedimenti relativi alla formazione ed al consolidamento del1' azienda familiare; avviare a soluzione i problemi derivanti dalla polverizzazione, dalla frammentazione fondiaria ed aziendale con l'intendimento di agevolare la ricomposizione delle unità culturali economicamente insufficienti; 4) adeguare le disposizioni relative al credito agrario, con particolare riguardo alle imprese familiari; 5) consolidare e sviluppare la cooperazione agricola; 6) integrare le disposizioni riguardanti la sperimentazione agraria; 7) riformare il Consiglio superiore dell'agricoltura, integrandolo con esperti e con rappresentanti delle categorie interessate, e riorganizzare gli uffici centrali e periferici del Ministero dell'agricoltura e foreste al fine di adeguarli alle nuove esigenze dell' agricolrura soprattutto per quanto concerne l'assistenza tecnico-aziendale. Considerato alh·esì che gli investimenti e gli incentivi previsti dal piano incontrano, soprattutto nelle regioni e nelle zone depresse, limiti obbiettivi nella situazione economica locale, invita altresì il Governo a coordinare gli interventi previsti per l'agricoltura con quelli previsti per gli altri settori economici sulla base di una programmazione nazionale articolata in piani regionali di sviluppo ». 23 Bibliotecaginobianco
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