che essa suscita tra i liberali e la destra democristiana. La Democrazia Cristiana ha assunto, di fronte al problema delle amministrazioni meridionali, una posizione formalmente ineccepibile: chiusura - essa ha decretato - a destra e a sinistra e formazione di giunte cc convergenti ». Posizione tanto più facile ad assumersi in quanto la Democrazia Cristiana è libera ora, al centro, dalle ipoteche di destra gravanti sul secondo Ministero Segni o su quello Tambroni. Senonchè la posizione formalmente ineccepibile si rivela poi sostanzialmente priva di significato politico nel momento in cui essa non risulta suscettibile di concreta applicazione e serve, evidentemente, a fat fronte no11 tanto verso destra, quanto verso il centro-sinistra. Si rileva qui, cioè, il difficile e malinteso gioco di equilibrio sul quale si regge la cc convergenza» post-tambroniana. La carta Palermo, che serve a1la destra meridionale per provocare il proprio reinserimento nel gioco politico 11azionale, serve contemporaneamente alla destra liberale e democristiana come contrappeso inesorabilmente richiesto per le soluzioni di centro-sinistra attuate in alcune giunte centro-settentrionali. Nè l'attuale dirigenza democristiana sembra avere la forza di imporre una chiara distinzione e separazione di natura e di finalità tra la « convergenza » a livello nazionale e le esigenze di un articolato ed efficiente schieramento democratico a livelli diversi: il che, tra l'altro, renderebbe più snella·, più vitale e più funzionale la stessa « convergenza n attuata al centro. (E qui ci preme anche di notare, tra parentesi, che, - mentre per una· realizzazione del centro-sinistra sul piano nazionale si può addurre a motivo di scusa quella specie di innegabile letargo nel quale sembra caduto il PSI dopo il suo congresso, - per quanto riguarda la Sicilia tale motivo non sussiste. I socialisti siciliani, sia pure con tutte le riserve cl1e si possono avanza·re sulle confusioni e sulle incertezze derivanti alla loro azione da pregiudiziali inerenti alla loro posizione interna di partito, - e si veda per questo l'atteggiamento assunto all'atto dell'elezione dell' on. Milazzo, - sono stati, tuttavia, fin dal primo momento un elemento attivo del gioco politico siciliano dopo la caduta della giunta dell' on. Maiorana). Quanto all'azione di governo, essa si è concretata finora nella serie di provvedimenti decretata dal Consiglio dei Ministri nella1 seduta del 20 maggio : una decina circa dei quali riguardanti la regione calabrese e in più uno del Ministro Pastore, recante modifiche alle leggi sulla Cassa per il Mezzogiorno, ed un altro del Ministro Colombo, per imporre a1lle aziende produttrici l'obbligo di fornire energia a chiunque ne faccia richiesta per scopi domestici e per utenze artigiane e indu12 Bibliotecaginobianco •
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