Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

terizzato da un popolamento rurale diffuso, che mal si presta alle forti concentrazioni di più di un centjnaio di migliaia di individui. Viceversa, lo sviluppo di un'economia industriale ha per doppia conseguenza la dilatazione delle aree urbane di produzione nelle regioni industrializzate e la creazione di città-mercato, di un tipo nuovo, nei paesi non industrializzati, dove si vanno a comprare materie prime e a vendere prodott_i industriali. Le cittàmercato (ad es., Calcutta, Bangkock, Rio de Janeiro, ecc.) sono jn grande maggioranza delle città-porto, con intorno regioni sottosviluppate che formano ghirlande perifericl1e. La mobilità, d'altra parte, è una delle caratteristjche della specie umana. Interessa la geografia al livello di una mobilità di gruppo o a quella di un grande numero di trasferimenti individuali che segnano delle direttrici comuni. Il George riserva qui il termine generico ài rnigrazioni ai trasferimenti episodici che comportano il passaggio da un'unità spaziale (regione o Stato) o da una forma residenziale (campagna, città), a un'altra, accompagnato o no da un mutamento professionale; mentre i trasferimenti periodici o giornalieri all'interno di un'unità spaziale definita vengono considerati come forme dj turbulence en, place. Le cc Questions » ci danno modo di valutare fino a che punto la ripartjzione rispettiva della popolazione e dei mezzi di produzione sia il maggior problema della seconda metà del secolo XX. Su scala locale o regionale, la ripartizione della popolazione si armonizza nelle sue grandi linee con quella delle risorse. Viceversa, su scala planetaria (e nazionale - aggiungiamo noi), questa corrispondenza non sussiste: la discordanza tra localizzazione delle risorse lavorate e localizzazione delle grandi masse umane si accresce sempre più. Di qui l'enorme disparità di tenore di vita fra paesi sviluppati e sottosviluppati. I primi, che rappresentano circa un terzo dell'umanità, utiHzzano più dei 9/10 di energia 1neccanica, acciaio e cemento impiegati in tutto il mondo. Di fronte alla gravità del problema, il George invoca la solidarietà mondiale perché si eviti una possibile catastrofe. Come abbiamo già avvertito, lo studio del George non si può considerare definitivo: come ha avvertito l'Autore stesso nell'introduzione, vuol essere uno strumento di lavoro per coloro i quali, a titoli diversi, intraprendono studi demografici o ,di geografia della popolazione e che hanno bisogno di veder presentate, su un piano geografico, le questioni che stanno al centro delle loro preoccupazioni; « un manuale pratico, che apre delle prospettive e delle curiosità invitanti ad altre letture ». [L. M.] (Hanno collaborato alla Cronaca libraria: GiU,Seppe Galasso, Luigi Mazzillo, Antonio Vitiello). Dir. Resp.: F. Compagna • Segr. Redaz.: R. Cappa • Stampa: L'Arte Tipografica, S. Biagio dei Librai 39 Napoli Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III • Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1a24, 26 gennaio 1960 • Printed in Italy . Tutti i diritti cli proprietà letteraria ed artistica riservati. I manoscritti anche non pubblicati non 1i reatituiacono. Bibliotecaginobianco

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