Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

aggiungeva, <e l'interesse per le opere d'arte ... è ad essa eteronomo, cioè dato a priori in base al valore estetico che, con i propri mezzi, essa non può affatto stabilire ». [A. V.] Economia GEORGE- Senza dubbio questo volume di Pierre George (PIERREGEORGE, Questions de Géographie de la Population, Presses Universitaires de France, Paris 1959) è uno dei Cahiers più interessanti della serie « Travaux et Documents » dell'I.N .E.D. Si tratta, infatti, di un contributo di carattere complessivo alla giusta impostazione del problema demografico mondiale. Una documentazione selezionata, un'approfondita conoscenza della materia ed un procedimento analitico dei migliori offrono un quadro d'insieme persuasivo, anche se, per certi aspetti, non sempre conclusivo. L'opera rappresenta, quindi, grazie a questi suoi indiscussi pregi, un indispensabile e solido punto di partenza per ogni ulteriore ricerca. Già in un suo precedente Cahier (Introduction a l'étude géographique de la population) l'Autore aveva cercato di mettere in luce alcune relazioni fondamentali tra geografia ·umana e demografia; ma questo saggio rientrava troppo nell'ambito esc.Jusivo della ricerca demografica. La Conferenza mondiale della popolazione (Ron1a 1954), le pubblicazioni demografiche delle N. U. ed opere come la Géographie de la populat-ion di J. Beaujeu Garnier, hanno fornito al nostro Autore elementi tali da convincerlo a dare alle stampe una raccolta di studi generali che cercano di risolvere, su un piano geografico e con un linguaggio geografico, un certo numero di problemi concernenti lo studio della popolazione. La raccolta è destinata ai geografi, da una parte, ed ai demografi, dall'altra, perché, con1e suggerirà l'analisi stessa, i fenomeni demografici si localizzano in uno spazio dato ed i relativi problemi si diversificano e si trasformano al mutare dell'ambiente. In definitiva, il George ha cercato di dar corpo ad un nuovo capitolo della scienza demografica, o, meglio, di delineare le caratteristiche fondamentali di una scienza nuova, che noi chiameremmo " Geo-demografia », analogamente a quanto ha fatto il Buquet allorché ha definito « Démo-économie » quella scienza che esamina i rapporti tra fenomeni demografici ed economici (L'optimum de popu]ation, Presses Universitaires de France, Parigi 1956, pg. 1). Non per questo, però, la trattazione affronta un terreno vergine: è l'impostazione che, in un ce1to senso, è caratterizzata da una certa originalità. L'opera si suddivide in quattro parti, che affrontano, successivamente, lo studio geografico dei fatti demografici, la ricerca dei rapporti geografici, le forme di insediamento ed i trasferimenti geografici. Trova anzitutto posto l'asserzione che ogni collettività umana ha i suoi _caratteri propri che si proiettano su piani molto differenti: composizione etnica, nazionale, per età (e rapporto fra i sessi); ripartizione in categorie se123 Bibliotecaginobianco

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