Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

\ Nel '55 è stato creato il Servizio Assistenza alla Selezione (SAS) che sottopone ad un lungo processirig l'aspirante-emigrante, al fi11edi scartare tutti quelli sforniti di capacità tecniche. Sebbene l'esperienza del SAS 3 non permettesse conclusioni generali affidabili, tuttavia in una riunione degli organi tecnici del CIME, tenuta 11el dicembre 1957, la delegazione italiana insistette per l'estensione dei corsi di qualificazione sotto il patronato del Comitato. Nella risoluzione finale, allargando il principio, si affermò che la formazione professionale degli emigranti ha caratteristiche e necessità proprie, raggiungibili solamente con la collaborazione di organismi internazionali; che i lavoratori no11 qualificati possono acquisire capacità utili al processo prodt1ttivo di alcuni 1Jaesi d'oltreoceano, seguendo corsi di preparazione accelerata; che i programmi e il livello di rendimento individuale debbono collimare con le esigenze dei paesi di accoglimento; che, i11Rne,l'addestramento degli allievi deve essere completato da un'adeguata preparazione linguistica e psicologica per favorirne l'inserimento nelle regioni straniere. Si è così arrivati all'istituzione di veri e propri colleges per la formazione professionale degli emigranti, adeguatamente attrezzati per coniare allievi sullo stampo fissato dal CIME, il cui primo esperimento è stato avviato a Salerno, dove è sorto il Centro Internazionale per la Formazione degli Emigranti (CIFE), che ripropone, con larghezza di fondi e una poderosa attrezzatura, un tentativo già fatto a Messina con risultati molto modesti. L'iniziativa coincise con la presenza al Sottosegretariato all'Emigrazione dell'On. Carmine de Martino, divenuto noto per i progetti fantasiosi e per i discorsi all'estero imperniati sul concetto dell'emigrante « ambasciatore d'italianità », che tra l'altro si distinse per lo stile partigiano proprio di chi aspira al maggior profitto politico in provvisorie di Colonizzazione e Immigrazione e di sottoscrivere, nel '59, un accordo con la Commonwealth Bank d'Australia per la costruzione di un primo lotto di 1000 alloggi per emigrati italiani, programma che ha richiesto un investimento di 10 milioni di dollari. 3 Nel periodo 1955-59 sono stati sottoposti a preselezione SAS, presso 92 uffici provinciali del lavoro, 73.206 lavoratori dei quali 40.138 sono risultati idonei, 21.000 hanno partecipato alle prove di selezione tecnica finale e 12.555 sono espatriati in Argentina, Australia, Brasile, Colombia, Costa Rica. Nello stesso tempo in 54 centri istituiti nelle provincie a più intensa emigrazione, 2000 allievi assolutamente sprovvisti di capacità professionali, hanno frequentato 97 corsi preparatori; 240 corsi di qualificazione sono stati seguiti da 3000 allievi, dei quali 1370 sono stati ammessi all'emigrazione in Sud America. 111 ' Bibliotecaginobianco

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