PROPOSTE E COMMENTI Il CIFE di Salerno e l'addestramento degli emigranti di Luigi Lerro Nella più insincera disattenzione della stampa settentrionale si è tenuto a Bergamo, negli ultimi giorni di febbraio, un convegno sulla circolazione della mano d'opera organizzata dall'Ufficio emigrazione della DC, nel corso del quale rinquietante problema è stato impostato con sufficiente realismo, in chiara polemica con le interpretazioni ufficiali del fenomeno, in dissenso formale con la stessa politica deì Ministero degli Esteri. L'avvenimento - che non l1a fatto notizia come invece il congresso dei Maitres d'hotels tenuto proprio in quei giorni a Firenze - ha un significato non trascurabile, in quanto prova come oggi la classe politica si impegni con più responsabilità nella conoscenza e nello studio di certi problemi di fondo, sebbene non sia altrettanto coragggiosa. Del resto lo stesso convegno lo ha confermato non essendo scaturito da esso il suggerimento di un piano di intervento nel settore dell'emigrazione, ma solamente un atteggiamento nuovo che dovrebbe impegnare gli stessi uomini di governo a determinate scelte. cc Bisogna uscire dalle linee di un movimento tradizionale superato, bisogna rompere lo schema finora dominante, secondo cui l'emigrazione italiana è stata considerata una triste necessità, una valvola di sfogo per sopperire in qualche modo alle esigenze impellenti. Siamo ora in un tempo molto più favorevole e l'odierno convegno indica la necessità di dare un nuovo contenuto ad un problema antico ». È sperabile che queste parole pronunciate a Bergamo dall'on. Sullo trovino eco negli ambienti governativi, ma è auspicabile soprattutto che lo stesso Ministro del Lavoro, preso atto del nuovo corso dell'emigrazione, intervenga in tutto il settore del mercato del lavoro con la stessa decisione e chiarezza con cui ha parlato a Bergamo. 106 Bibliotecaginobianco •
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