Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

tamente la funzione, troppo spesso oggi dimenticata nell'astratta ricerca. dei valori estetici disgiunti dall'intriseco impegno che è nella forma artistica. Dice J ung: « Colui che parla con immagini primordiali, è come parlasse con mille voci; egli afferra e domina, e al tempo stesso eleva, ciò che ha designato dallo stato di precarietà e di caducità alla sfera delle cose eterne; egli innalza il destino personale a destino dell'umanità e al tempo stesso libera in noi tutte quelle forze soccorritrici, che sempre hanno reso possibile all'umanità di sf11ggire ad ogni pericolo e -di sopravvivere persino alle notti più lunghe. Questo è il segreto dell'azione che può compiere l'arte. Il processo creatore, per quanto possiamo seguirlo, consiste in una animazione incosciente dell' archetipo, nel suo sviluppo e nella sua formazione, fino alla realizzazione dell'opera perfetta. Il dar forma all'immagine primordiale è in ce1to modo un tradurla nella lingua d'oggi, ed è per mezzo di questa traduzione che ognuno può ritrovare l'accesso alle fonti più profonde della vita, accesso che fino a quel momento gli era stato interdetto. In ciò sta l'importanza sociale dell'arte: essa lavora continuamente all'educazione dello spirito contemporaneo facendo sorgere le forme che più gli difettano. Volgendo le spalle alla manchevolezza presente, l'ispirazione dell'artista si ritrae, sino a raggiungere nel suo incosciente l'immagine primordiale che potrà compensare nel modo più efficace l'imperfezione e la parzialità dello spirito contemporaneo. Essa si impossessa di questa immagine, e traendola dalla più profonda incoscienza per ravvicinarla alla coscienza, ne modifica la forma in modo che essa possa essere accetta all'uomo d'oggi, a seconda delle sue capacità ». o o o Nel quadro di questa valutazione psico-sociologica· l'arte moderna assume chiaramente la funzione di esprimere uno stato di coscienza dell'individuo o della collettività, nel modo più oggettivo ed esperibile, quasi si trattasse di una radioscopia spirituale: l'opera d'arte. Codesto stato di coscienza emerge spesso nelle forme artistiche come previsione di una situazione non ancora attuatasi, 1na già presente al1' orizzonte della storia. Ad esempio, è cognizione generale negli studiosi d'arte moderna che il presentimento della catastrofe della seconda guerra mondiale fu reso palese con anticipo da certe opere di Picasso, di Mirò, di Dalì. Qualcosa di analogo può dirsi per l'astrattismo. Infatti, l'astrattismo geometrico - sviluppatosi su un piano vastissimo subito dopo il secon·do conflitto mondiale (prima era ristretto ad esigue élites) 97 Bibliotecaginobianco

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