con il P.R.I., lavorando invece a gettare le basi di una più vasta intesa organica tra i gruppi e i partiti del centro-sinistro laico, che ebbe un qualche principio di realizzazio11e nella cosiddetta cc Piccola I11tesa » parlamentare, -ma te11tò invano di darsi stabile forma ed assetto nei convegni della Terza Forza cli Mila110 e di Firenze 12 • Al processo per cui la vita pt1bblica italiana si veniva rapidamente bloccando agli estremi, secon.do una logica di netta radicalizzazione che sembrava dover travolgere tutte le posizioni « girondine » della Resistenza, cc Stato moderno » voleva cl1e rept1bblica11i, demolaburisti, azionisti, socialderr1ocratici, liberali moderni reagissero concordeme11te dando vita a un grande, unitario schierame11to di democrazia progressista a larga base: ma senza Ave11ti11iantigovernativi dopo il 18 aprile democristia110, per non 1Jorre con le 11roprie inani le basi del monopolio di potere e della svolta di regime. Verso il nuovo partito socialista sorto dalla secessione di Palazzo Barberi11i l'atteggja1nento fu dapprima benevolo, come di fronte a t111atto dj positiva e doverosa cl1iarifìcazjone , 11olitica: n1a poi via via sempre 1JiÙcritico 1Jer le persistenti illusioni riunifìcatrici e il tendenziale net1tralismo socialmedocratico di allora. L'editoriale dell'ultjrno fascicolo della rivista, clel n1arzo '49, è una dura requisitoria contro la mozione di politica estera 1Jresentata da Mandolfo per il P.S.L.I. alla Camera·: dove si leggeva una grave abdicazione dei socialisti alle loro responsabilità nella direzio11e democratica dello Stato: cc Di questo 1neraviglioso Stato 1noderno che 110n è di 11essuno e « che è di tutti, cl1e un giorno fu dei prefetti giolittiani e 1Joi dei gerar- « chi fascisti solo perchè voi, e sempre voi, avete ostinatamente rifìl1tato ,, di farlo diverso e migliore in stretto contatto con tutti gli altri gruppi cc democratici del Paese, per cieco e diabolico orgoglio di falsa dottricc na, per stolida credenza di essere i soli a saper parlare demagogica- << mente alle masse, me11tre già quattro volte in trent'anni siete stati bat- « tuti su questo terreno, in Russia, in Germania, e in Italia dai fascisti « prima e dai democristiani poi ... Sono ormai trent'anni cl1e l'Italia doideologico, ivi, 20 febbraio '46; I vivi e i morti, ivi, 5 n1arzo; Democrazia senza aggettivi, ivi, 5 aprile; e ancora (circa ht confluenza nel P.R.I.): Crisi di governo e di partiti, ivi, 5 setten~bre. 12 Cfr. specialmente l'inchiesta: Grande partito democratico, in « Stato Moderno », tra il luglio e il dicembre '47, con interventi di Nigro, Capitini, Barone, Mieli, Noventa, Boneschi, Padovani, Monti, Cajumi, Mazzali, Malvestiti, Russo-Perez, Paolo Treves, Pischel, Abbagnano, Paggi, Monti, Boeri, Bergmann, Galla, Foà, Momigliano, C'aizzi, Durante. 82 Bibliotecaginobianco
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