zione, e con loro Albasini-Scrosati, Boneschi, Enrico Bonomi, Pischel, Ro11cl1i,Spellanzon, Gorgerino. A quest'ultimo e a Barone subentrarono, con i pri1ni del '46, Libero Lenti e Sergio Salmi, e anche in seguito si ebbe qualche minore rimaneggiamento. Presso che immutata rimase invece sino alla fine la struttura della rivista: editoriale 1Jolitico di Paggi (che di norma lo accompagnava con sintetici corsivi siglati Vietar), alcune rare volte su1Jplito da A]basini-Scrosati, Baldacc} o Segre; cronache di economia e di finanza, a cura di Lenti e di altri esperti; critica politica, culturale e di costume, dove si distinsero O1nodeo, Salvemini, Bobbio, Morpurgo-Tagliabue, Pepe, Segre, Spellanzon, Burzio, Cajumi, Vaccari; commenti costituzionali e di vario diritto, cl1e chiedo110 più disteso discorso. Dopo il 25 aprile si era110 successivamente speri1nentate varie combinazioni editoriali, che misero ca1Jo infine, nel novembre '46, alla fondazione della casa editrice ,, Stato n1oderno », cl1e co11serverà fino all'ultimo la gestione della rivista. Ma sin dall'anno prima, per i tipi del1' editore Gentile, aveva visto la luce una collana di storia e politica, economia e sociologia: la « Biblioteca dello Stato moderno », con testi di Engels, Wolf Giusti, Graziadei, Gobetti, Murri, Piscl1el, Salvatorelli, Wertheimer, e con il varo di un ulteriore e 110ntimido progra111ma editoriale dove risaltavano i nomi di Amendola, Sturzo e Lionel Robbins 5 • L' ordina1nento della collana obbediva al criterio di t1na larga ricognizione delle più significative esperienze del secolo, come base di una revisione del pensiero politico democratico che riprendesse gli itinerari mentali interrotti dall'avventura totalitaria. Con intento più schiettamente politico nacque invece, al tempo della crisi azionista, l'associazione « Stato moden10 », centro di « studi di cultura politica per l'unità democratica », destinato a un ruolo di primo piano 11elleiniziative per la Terza Forza tra il '47 e il '49. Fianco a fianco con la destra azionista milanese - Paggi, Albasini-Scrosati, Boneschi, Baldacci, Pischel - si vedono nel primo consiglio direttivo il liberale Et1genio Morandi i sottosegretari Marazza democristiano e Iva11 5 I. ;FIERO Go BETTI, "A1 atteotti. II. Luicr SALVA TORELLI, Casa Savoja nella storia d'Italia. III. ~"'1TONIO GRAZIADEI, Studi sul marxismo. IV. CARLo SFORZA, Noi e gli altri. V. Rol\lIOLO MuRR1, Democrazia cristiana. VI. WoLF G1usn, Il pensiero di Lenin. VII. WoLF Grusn, La rivoluzione bolscevica. VIII. WoLF Grusn, La democrazia. IX. EcoN WERTHEIMER, Che cos'è il partito laburista. X. GruLIANO P1scHEL, Antologia della cc critica sociale » . XI. GIULIANO P1sCI-IEL. Il problema dei ceti medi. XII. FEDERICO ENGELS, Il catechismo dei comunisti. ' 78 . Bibliotecaginobianco
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