Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

merito dei partiti in vista di uria nuova maggioranza, a cui le elezioni amministrative di novembre e la formazione di giunte di centro-sinistra in alcune grandi città italiane parevano aver dato il via. È evidente, insomma, che tutta la destra italiana conta su questa pausa (sul cui vero valore l' on. Reale, segretario del P.R.I, poneva alcune pertinenti clomande, poche settimane fa, in un'importante relazione alla Direzione del suo Partito) per fermare definitivamente la lunga marcia di avviciriamento verso un goverrio di centro-sinistra, per bloccare una volta per t,utte quella politica di ririnovamento che è nei desiderii della stragrande maggioranza del paese. Che ciò avvenga per mezzo della lunga ed in certo senso sterile polemica sui risultati del Congresso milanese del P.S.I. o di 'Una certa soluzione, che si tenterà d~imporre, di questo o quel problema (si pensi alla questione del finanziamento pu.bblico alle scuole private), ha importanza secondaria: ciò che conta è che si stia tentando di trarre profitto dai prossimi mesi per raggiungere obbiettivi che debbano valere oltre ottobre. Ecl è ovvio che a queste manovre della clestra clemocristiana e liberale corrispondano dei tentativi della parte avversa per non ceclere un, pollice di terreno, per precostituire delle posizioni di forza capaci cli ostacolare o addirittura di impedire quel ritorno al centrismo che si configura ormai sempre più chiaramente come la copertura di una svolta decisiva. In effetti la resistenza dei socialdemocratici e della sinistra democristiana di Milano alla Giunta provinciale coi liberali, quella analoga che son venuti facendo in Sicilia fanfa·niani e socialclemocratici, le polemich.e dei repubblicani, e in primo luogo di La Malfa, non, h,anno altro scopo ed altro significato. È clunque nello sfondo di questa sititaziorie immobile alla superficie, ma in realtà agitata e -fluida, che si devono giudicare i contrasti e le pole,miche che nelle ultime settimane son affiorate all'interno di quello schieramento che abbraccia fanfaniani e sinistra clemocristiana, repubblicani e socialdemocratici e socialisti, quello schieramento di centrosinistra clie noi ci ostiniamo a considerare 'Unitariamente. E vogliamo dire subito, per evitare equivoci e insieme perchè questa ci pare una corisiclerazione pregiitcliziale acl ogni cliscorso politico, che tale nostra attitudine a con,3iderare unitarianiente l'arco dello schieramento po[itico italiano che va clai fanfaniani ai socialisti non è un capriccio o una nostalgia o una cervellotica assunzione. Ci sembra evidente, infatti, che quella battaglia per il trionfo cli una politica di. centro-sinistra, cui sono parimenti interessate tutte le forze che si raggruppano nell'arco che abbiamo detto, pitò riuscire solo se è combattuta unitariamente, può 4 Bibliotecaginobianco

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