Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

studio dell'Istituto Nazionale di Architettura. Ciò vale soprattutto per la Conferenza dell'Agricoltura, la quale « tradirebbe il suo scopo se si riducesse ad una discussione tra esperti agricoli ed espo11enti di categorie agricole o, peggio, se si limitasse ad un prender atto delle lame11tele che le categorie interessate non 111ancheranno dj sollevare, nell'intento di spronare il Governo ad adottare provvedimenti affrettati ed incompleti cl1e, anche se possono apportare qualcl1e temporaneo sollievo, no11risolvono, e molte volte anzi aggrava110, i problemj di fondo: proprio qt1ei provvedimenti, cioè, ai quali ]a Conferenza dovrebbe porre fine >> (A. Tramontana, Verso la conferenza agricola, da « Mo11do Economico » dell'8 a1)rile 1961). C'è da augurarsi quindi che, secondo l' esempjo di metodo offerto dall'ANARCH, lo spirito cl1e animerà la Conferenza sia quello di un serio riesame generale di tutti i com1Jlessj problemi dell' economja e della socjetà rurale italiana. CARLO MAGGI Cronache delle istituzioni Le recenti agitazioni di numerose categorie professionah non si prestano a considerazjo11i generali di un certo rilievo se non per profili non direttamente attinenti al merito della controversia. A dire jl vero, in qt1este agitazioni corporative v'è un in omento per sè solo capace d'iJ1dt1rre jn sospetto tale da re11dere dubitasi sul modo in cui gli ordini professionali amministrano la loro ft1nzione. Non v'è nessuno più dei loro esponenti, infatti, così 1)rodigo di alte affermazioni sui vaJori che gli ordini c11stodirebbero: eppure, quando si mettano da parte i rituali celebrativi d'obbligo, dell'esistenza di tali ordini la pt1bblica 01Jinione l1a notizia quasi esclusivamente in occasioni strettamente connesse a rivendicazioni del tt1tto particolari. Parrebbe cl1e unicamente li governi l'ideale aristocratjco dell'ordine niaztre cle son tableau: ideale che mutati come sono i tempi e le strt1tture po]iticosociali, si risolve in t1na difesa non della dignità della professione, bensì delle posizioni di coloro che la praticano. In tal 1nodo, la giustificazione profonda di una organizzazione del genere - che consiste nell'assicurare ancl1e al livello della categoria la tutela di un interesse generale - si perde nell'adesione esclt1siva a momenti singoli e contingenti. Non si vuol dire c]1e l'azione sindacale o la difesa d'interessi categoriali sia in sè illegittima: lo diventa quando non è accompagnata da alcuna consapevolezza dei nessi cl1e la colJegano alle maggiori questioni della vita dello Stato; o, ancor peggio, qt1ando ]e qt1estioni di carattere generale vengono utilizzate come pretesto o copertura di interessi soltanto settoriali. E, così dicendo, non voglia1no affer1nare che gli ordini professionali debbano trasformarsi in organi di dibattito e di agitazione permanente, obbligati a prender posizione su ogni significativo avveni50 Bibliotecaginobianco

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