Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

calendario molto apprezzata dagli sfaticati, ma di un'inopportunità evidente. Novembre fu assai prodigo di va·canze, tradizionali e impreviste. Al 1° novembre, quest'anno si affiancò il 2 novembre, sacro ai Mani dei Defunti; dopo un solo giorno di lezione, seguì la vacanza del 4 novembre, festa dell'Unità Nazionale, poi, senza soluzione di continuità, le vacanze per le elezioni amministrative fino all'8 o al 9 novembre inclusi. In dicembre si ebbe la vacanza dell'8 per l'Immacolata Concezione; poi, dal 24 dicembre al 6 gennaio incluso, le vacanze di Natale, Capodanno ed Epifania. Il 4 e 5 genna'io secondo il calendario scolastico di quest'anno dovevano essere giorni di lezione; il Ministero però non seppe resistere ai pressanti appelli dei familiari, degli albergatori e degli sportivi e si riprese due dei quattro giorni di vacanza già messi a disposizione dei Provveditori per collegare l'Epifania· col Capodanno. Ma poichè in questo modo la ripresa delle lezioni cadeva di sabato 7 gennaio, cioè tra due giorni festivi, in molte scuole, zitti zitti, piano piano, per tacito accordo di professori e allievi e con l'implicito consenso dei rispettivi Provveditorati, si è _fatto vacanza anche il 7 e le lezioni sono riprese lunedì 9 gennaio. La pigrizia spagnola, che ha creato l'espressione e la prassi dello cc hacer puente », far ponte, non ha ormai nulla da insegnare alla· scuola italiana nell'arte di lanciare agili arcate di vacanze dal pilone di una festività religiosa al pilone di una solennità civile. Del resto mal ne incolse ai presidi zelanti, che si ostinarono a tener aperta là scuola nei giorni a· cavaliere di due vacanze: ebbero classi dimezzate per le assenze e spesso anche aule gelide, perchè le ditte appaltatrici del riscaldamento avevano sospeso per economia, con o senza autorizzazione delle Amministra·zioni Comunali, il funzionamento degli impianti. Quanti saranno? - Insomma, al 31 gennaio 1960 i giorni effettivi di lezione erano 94, quest'anno alla stessa data sono appena 85 (e in e.erte scuole anche meno). Se non ci fossero imprevisti, se tutto andasse perfettamente liscio, cioè nel pieno rispetto del calendario scolastico, fino al 15 giugno, quest'anno si dovrebbero totalizzare 191 giorni di effettiva lezione, contro i 188 dell'anno scorso; cioè appena 3 giorni di più, benchè il periodo delle lezioni sia stato prolungato di ben 18 giorni (chiusura al 28 maggio nel 1960, al 15 giugno nel 1961). Ma non è affatto sicuro che questo insignificante miglioramento si avveri ed è invece assai probabile un peggioramento. Infatti i Provveditori hanno ancora a loro disposizione 2 dei famosi 4 giorni di va·canza; le vacanze pasquali, sull'esempio delle natalizie, saranno probabilmente arrotondate; e infine non è da escludere un anticipo nella chiusura delle lezioni. Ma dove mettiamo le gite scola·stiche? Almeno una di almeno un gimno ci vuole. E dove le cc visite di istruzione a musei, (compresi quelli storici di armi), gallerie e monumenti di particolare interesse, nonchè, in relazione al carattere dell'Istituto, ed aziende commerciali, industriali ed agrarie, da prescegliere tra quelli esistenti nelle località più prossime alla sede della scuola »? 35 BibliotecaGino Bianco

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