taggi delle piccole proprietà coltivatrici a quelli delle grandi imprese meccanizzate. Qt1esti sono i rilievi da fare alla riforma agraria, perchè siano dj insegnamento e di sprone_ alla classe politica del paese. E noi ci auguriamo che l'episodio verificatosi durante ]a visita in Calabria dell' on. Fanfani serva a richiamare l'attenzione sui problemi seri che il proseguimento dell'azione degli E11ti oggi pone, serva a· ricordare alla classe dirigente, al governo, alla Democrazia cristiana che tutti gli accorgimenti tecnici, tutti i nuovi programmi, quand'ancl1e fossero ispirati alle esigenze messe in luce dal Barbero come dai migliori economisti agrari che del problema si occupano da anni, non so1tiranno alcun nuovo effetto positivo se non si riuscirà a creare un nuovo clima della riforma: più simile a quello dei primi anni, pioneristico, che non a quello degli ultimi anni, quando in tutto il Mezzogiorno l'apertura a destra è stata la regola, sul piano amministrativo e su quello del sottogoverno, quando a posti di responsabilità sono stati chiamati gli esponenti degli interessi più retrivi e del trasformismo più corruttore: ai quali, in ultima ana·- lisi, si deve se un episodio come quello grottesco delle vacche ha potuto verificarsi, all'insaputa, come pare, dello stesso direttore generale dell'Opera Valorizzazione della Sila, che è stato decapitato come il classico capro espiatorio. I veri colpevoli sono gli altri e vanno individuati in sede politica. n.d.r. Scuola senza requie Se si dovesse gjudicare dell'interesse per la scuola dal numero e dalla mole di progetti e re]azioni di convegni e dibattiti, di studi e articoli, si dovrebbe concludere che la scuola è j} problema nazionale numero 1 degli italianL Dalla fine della guerra o, se si vuole un più preciso terminus a quo, dalla mastodontica cc Inchiesta Gonella » ( 19471949), costosissimo preludio (c'è chi parla addirittura di miliardj, 1na nessuno saprà maj esattamente quanto sia venuta a costare a'll'erario) di una Riforma che non ebbe mai nemmeno un inizio di attuazione, fiumi non metaforici di inchiostro sono stati versati, migliaia di relazioni e interven~i sono stati letti o pronunciati in centinaia di raduni e convegni, montagne di mozioni, raccomandazioni e ordini del giorno sono state votate. I problemi delle strutture, degli orari, del calendario, dei programmi, degli esami di stato, dell'inquadramento, stato giuridico e trattamento degli insegnanti, dell'edilizia scolastica:, sono stati sviscerati e sottoposti al martellamento di una critica serrata; progetti completi e particolareggiati, affiancati da ottime rela•zioni, sono stati resi di pubblico dominio non solo su riviste e settimanali di carattere pedagogico o scolastico, scarsamente diffusi tra gli stessi insegnanti, ma in apposite pubblicazioni, nei grandi quotidiani, nelle riviste culturali e 31 Bibliotecaginobianco
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