vano mostrato di volersi servire delle libertà democratiche per distruggerle. Perchè non dovremmo ritenere perseguibili quei gruppi di interessi c~e nella loro azione non rispettino la struttura istituzionale f ormale ed anzi cerchino di piegarla alla loro volontà, che si pongano fuori del contesto istituzionale? Ad esempio, una volta resa obbligatoria la pubblicità di tutte le manifestazioni ed attività di un gruppo di pressione, si potrebbero configurare come illecite quelle attività, pubbliche o clandestine che siano, che un gruppo di pressione svolge per influenzare direttamente il potere esecutivo poichè qui vi sarebbe un'interferenza in quello che il contesto istituzionale prevede come il normale iter del processo di formazione di una decisione politica; ed è appena necessario aggiungere che identica questione potrebbe essere fatta per un certo tipo di attività anche al livello legislativo, e non più solta11to a quello esecutivo. Questa che qui si prospetta naturalmente non è che un'ipotesi: e sarebbe necessario che fosse approfondita ulteriormente non solo studiando il1 che modo, in pratica, l'attività dei gruppi di pressione si è posta fuori della f armale struttura istituzionale; ma anche procurando di definire, più rigorosamente di quanto qui non si sia fatto finora, il concetto stesso di contesto istituzionale. V'è, finalmente, la questione dei rimedii: e qui si può esere molto brevi. Non mi sembra· che una legislazione sui gruppi di pressione possa da' sola essere sufficiente a<l evitare che il fenomeno diventi patologico. Come s'è più volte rilevato, il Federal Lobbying Act non ha portato molto lontano : le inchieste che sono state fatte sull'argomento hanno rivelato che i gruppi tendono sempre a sottrarsi al controllo della legge e ad esercitare le loro attività in modo clandestino. D'altra parte, la legge può essere formulata meglio, possono essere comminate pene più severe agli evasori, e si può curarne più attentamente l'applicazione. Ma è difficile che essa possa aiutare a raggiungere tutti i risultati che si vogliono ottenere. Occorre, insomma, affrontare il problema non isolatamente, ma nel quadro di una revisione complessiva delle nostre istituzioni, nel quadro di una istituzionalizzazione delle fonti di potere diverse da quelle tradizionali, già regolate dalla Carta Costituzionale; e nel quadro anche di altri interventi legislativi, da una regolamentazione antimonopolistica ad una seria presa di coscienza della questione delle fonti di informazioni nel mondo contemporaneo e delle garanzie della loro indipendenza. fyf a qui, come si vede, il problema si allarga: e i gruppi di pressione non sono più i soli protagonisti del dramma; e conviene, perciò, mettere punto. 27 Bibliotecaginobianco
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