Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

Gruppi di • pressione . ' e soc1eta democratica di Vittorio de Caprariis I gruppi di pressione sono sempre esistiti, come la propaganda politica: il che non toglie, però, che una fenomenologia di essi nella società contemporanea sia, e non possa non essere, profondamente diversa da una· fenomenologia dei loro antenati di cent'anni fa. Parimenti, i gruppi di pressione esistono nella società de1nocratjca come in quella totalitaria: ed in quest'ultima non si tratta solo di cc congiure di palazzo », come qualcuno potrebbe essere tentato di credere, ma dell' azione di raggruppamenti, più o meno omogenei ed organizzati, che tendono a far valere le loro rivendicazioni. Il che non toglie, tuttavia, che tra i gruppi di pressio11e dei regimi democratici e quelli dei regimi totalitarii vi siano differenze profonde, derivanti dal tipo di azione svolta, dal modo in cui questa è svolta, oltre che, naturalmente, dalle strutture proprie del regime, le quali impediscono che si possa parlarne come di fenomeni sostanzialmente omogenei. Nli sembra che solo quando si l1a coscienza precisa dell'individualità e della tipicità dei fenomeni politico-sociali della nostra epoca si riesce a·d intendere bene questi fenomeni stessi. La società contemporanea, in quanto società di massa, è un fatto assolutamente diverso dalla società di mezzo secolo fa; e poicl1è, come osservava acutamente Tocqueville, l'a·ssetto sociale è a sua volta causa delle istituzioni politiche e sociali, questa assoluta diversità dell'assetto sociale di oggi rispetto a quello di cinquant'anni fa determina una diversità notevolissima· delle istituzioni, che sono funzioni di quell'assetto sociale medesirno. Un altro schiarimento pregiudiziale mi sembra necessario: che, cioè, quando noi ci sforziamo di studiare e di comprendere jl fenomeno dei gruppi di pressione dobbiamo guardarci bene dal pregiudizio morali16. Bibliotecaginobianco

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