• sto cc gran partito progressivo e nazionale » a confronto con le idee degli uomini della Sinistra autentica, poniamo di Crispi, a confronto con la polemica crispina contro il soffocamento piemontese dell'Italia, con la richiesta di autonomie e di allargamenti del suffragio : avrete il senso di un distacco non politico soltanto, ma ideale. Il mazzinianesimo non si esaurisce nella querelle istituzionale ! Del resto, anche se si guarda a certe sue osservazioni sul problema del decentramento, ci si accorge subito che il De Sanctis non andava oltre le posizioni che erano proprie della Destra. Proprio in questo volume v'è un articolo, pubblicato nell'Italia, sui « sottoprefetti », che è assai istruttivo in proposito : in e so, infatti, il De Sanctis non combatte già l'istituto, di cui anzi riafferma l'importanza e la necessità, ma discute la scelta degli uomini che hanno, per co ì dire, impersonato l' istituto stesso e che gli sembra criticabile e poco felice. Insomma, mi sembra che dalla lettura di qu - sto primo volume di scritti politici desanctisiani non vengano fuori muta1nenti sostanziali e neppure mutamenti importanti al giudizio che era già stato dato sul De Sanctis politico. Egli restava, secondo la formula felice di Luigi Rus ·o, innanzi tutto un « educatore politico » · e non era un teorico innovatore, e meno ancora un capo politico innovatore. Il suo merito più grande, il suo contributo decisivo resterà quello di aver disegnato, con la sua opera di critico e soprattutto con la Storia della letteratura italiana, una delle dimensioni del rinnovamento civile della nazione italiana del secolo scorso. In omma, i testi non son·eggono quella visione gram ciana che è all'origine del proclamato cc ritorno al De Sanctis » u cui i tanto in i tito in questi anni. « Favorire la formazione di un g1uppo liberale progressi ta, che attraverso una tra formazione dei partiti a icurasse una direzione nuova al paese, un nuovo atteggia1nento ver o le classi popolari, un nuovo concetto di ciò eh è nazionale, diver o da quello della De tra storica, più ampio, n1 no clu ivista, meno poliziesco » : co ì Gramsci tracciava, nelle sue note, il profilo delYideal politjco del D Sanctis · questo giudizio, che al Ferri vuol ·e1nbrar « equiljbrato », è addirittura fuorviante. Fuorviante dall' esatta intelligenza delle idee politiche e dell'azione politica del De Sanctis; fuorviante anche dall'esatta intelligenza della personalità di lui. Ciò detto, bi ogna ringraziare l'editore ed il Fen·i p r averci dato una così accurata edizione degli scritti politici desancti ianI fino al '70 (un solo errore mi sen1bra: a Giustino Fortunato 1ninistro borbonico sono state attribuite le date di nascita e di morte cl 1 più famo. o nipote, l'illustre meddionalista); e sperare che a que. to primo volume seguiranno pr sto gli altri. Vrrroruo DE CAPRARII 11.3 Biblioecaginobianco
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