LETTERE AL DIRETTORE La questione dell'Alto Adige Caro Direttore, concordo quasi pienamente con le Sue cortesi osservazioni alla mia lettera sui meridionali in Alto Adige 1 • Il mio intervento voleva essere marginale, epperciò forse ha dato irnpressione di unilateralità. È probabile che il Suo posto d'osservazione l..1edia l'agio di valutazioni più serene e obiettive; ma a chi vive quassù la questione dell'Alto Adige sembra psicologica più che politica. Se non fosse per una temibile specie di rinascenza del fascismo europeo, la questione dal punto di vista politico dovrebbe essere superata, mentre è viva la controversia linguistica, nel senso che, stilati in inglese, i Patti De1 Gasperi-Gruber offrono il pretesto a interpretazioni divergenti. • Dal momento che i t.iroles,iparlano di difese del Volksturn (somma dei caratteri nazionali e popolari), le prospettive si aggravano, perchè sotto questo punto di vista il problerna dell'A. A. è insolubile. Per rimediarvi dovremmo suggerire soluzioni, come il vaglio dell'elemento immigratorio, che ripugnano a ogni coscienza democratica e liberale. A mio avviso le rad-ici della « questione » sono tre: 1) la politica fascista tesa appunto a rompere il V olksturn con l'immigrazione colonizzatrice dei peggiori elementi della burocrazia meridionale; 2) la mancanza - per dovere di neutralità - di una politica estera, che ha originariamente spinto la classe dirigente austriaca a inventare· l'1.4.ltoAdige, al fine di distrarre l' opinione pubblica dalle moralmente deplorevoli coridizioni politiche interne; 3) il clero sudtirolese che sfrutta abilmente le nostalgie e i rancori dei ceti ruraU, trasformandone i risentimenti in un dovere patriottico che impegna tutti a restare uniti nel partito clericale, giacchè l'Italia è pur sempre - al di là del fascismo e del qualunquisrno - il paese di Croce, Salvemni, Gramsci e Calogero. Il clero sudtirolese, attraverso le sue emanazioni bancarie, industriali, editoriali, agricole, alberghiere, commerciali, e (proprio così) cooperativistiche, controlla tutte le attività economiche della regione, tutte le possibilità di impiego: chi si sottrae alle sue direttive politiche, professionalmente avrà le 1 Cfr. in « Nord e Sud», n. 76 (rnarzo 1961), pp. 104-107. 105 Bibliotecaginobianco
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