- segna il momento collettjvo in cui si prevede e si accompagna la ricostruzione econo1nico-industriale n1oderna europea, in uno sviluppo che la vede con6gt1rarsi come fatto autonomo, di estrema importanza per le collettività e le realtà d'esistenza. Nella stadio successivo, ancora l'astrattismo presenta una sua sintomatjca assai pregnante. Vediamo appunto l'astrattismo informale jnserirsi al di dentro della nl1ova configurazione politico-socjale dominata dalle forze produttive industriali: indicare essenzial1nente la repressione delle istanze naturahstiche a livello individuale e collettivo; mostrare dt1nque la crisi della natura nel ricorso ossessivo aIJ'organico; e formulare la crisi della psiche umana nell'esemplificazione iterativa di forme cl1e sen1pre riconducono alla struttura labirintica del n1ondo inconscio. Da queste considerazioni be11 si scorge, allora, che l' astrattis1110 11a segl1ito, nel st10 svilupparsi dalla fìn della guerra ad oggi, un processo internarnente razio11ale adeguato al matt1rarsi della dimensione sociale crenerale. Esso ha volto in certo senso una funzio11e propria1ne11te terapeutica: u11afunzione che nella f)Sico]ogia del l)rofondo e nella storia delle religioni, j n detta confessione. Gli artisti l1an110 confessato la loro situazione in rapporto alla realtà; hanno fissato la situazione dell'anima rendendola vjsibile e quindi taJe che il pubblico pote se riconoscervisi; e pertanto hanno portato un n1otivo di critica o di orientarnento collettivo al procedere della società. Le rnetafore de] caos, della nebulosità degli stati di coscienza·, della repressione negli ambiti organici, 01)pure della espansione in qt1elli cosmici sono le fìgt1re tipiche della condizione storica clivenuta rilevantissima in qt1esti ultimi anni di vicende euro1Jee. An11iii1 cui l'esistenza sottostà più a processi deterrninistici esterni, cl1e a volontà cl1iare e distinte. E tali considerazioni l1anno benissimo un riscontro nel mondo della politica come in quello della cultura o nell'ambito del costume generale. È ovvio che questa valutazione 1Jsico-sociologica dell arte moderna n1ette pjù in chiaro la funzione orientatrice dell'arte) che il suo stesso valore intrinseco. Ma, al momento presente, ci pare ct1lturalmente indifferibile t1na presa di coscienza in cui il proble1na finalistico della funzione del linguaggio artistico venga posto a fuoco, percl1è l'arte 1noderna si lega sen1pre piu ai destini della nostra società, libera11done contenuti di estremo interesse conoscitivo. La mediazione che l'arte moderna comporta - tra strati coscienti della situazione storica vissuta e strati inconsci riccl1i di simboli e di sig11ificati ancora a livello oscuro e informe - fa sì che la produzione e la cultura artistica contempo98 Bibliotecaginobianco
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